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Senigallia: i risultati della “Breast unit” dell’Area vasta 2

"Creare unità integrate all'interno della Area Vasta aumenta la qualità del servizio che si offre al cittadino"

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E’ stato presentato nella mattinata del 13 dicembre il Dipartimento di Area Chirurgica e la Breast Unit: si tratta di una nuova eccellenza figlia di un percorso iniziato nel luglio 2014 e partito da un’indicazione del Ministero della salute che ha, a sua volta recepito, un disegno della comunità Europea.

Si tratta di un progetto capofila che riguarda appunto l’Unità Operativa Senologica Multidisciplinare di Area Vasta 2 e che ha come finalità l’attività di prevenzione, programmazione di screening e presa in carico delle pazienti affette da neoplasia mammaria, e che garantirà un percorso completo per gli accertamenti diagnostici e tutte le terapie correlate.

Ad illustrare nello specifico  le prerogative di questo dipartimento ci hanno pensato il dottor Angelo Cavicchi, direttore del dipartimento Chirurgico, e la d.ssa Valeria Benigni. 

La nuova unità Multidisciplinare è stata costituita (con delibera 797) il 29 dicembre 2016 ed è composta da un gruppo interdisciplinare  che comprende tutti gli specialisti coinvolti sia nel programma diagnostico che quello terapeutico. Le specialità coinvolte nel programma sono Radiologia, chirurgia, citologia, Oncologia medica, fisiatria, psico-oncologia, direzione medica ospedaliera, infermieri senologi, personale attivo nello screening del tumore alla mammella, anatomia patologica, radioterapia, medicina nucleare.

A questo vasto ventaglio di figure altamente specializzate si aggiunge il contributo prezioso delle associazioni di volontariato che supportano i pazienti soprattutto per quello che concerne la sfera psicologica: ne è un fulgido esempio l’ANDOS che ha da poco inaugurato la sala rosa e che supporta le pazienti durante il loro percorso.

La Breast Unit (in italiano, senologia multidisciplinare) è la prima unità dell’intera area vasta a costituirsi in ottica ampliata e non più territoriale: la finalità è quella di mettere insieme le diverse competenze e professionalità che operano all’interno dell’area vasta 2 in modo da poter garantire un servizio celere e di qualità sempre più elevata.

“La breast unit è ufficialmente attiva dal 1 gennaio di quest’anno, ma in realtà già da tempo la senologia era organizzata in chiave provinciale. Per spiegare meglio il passaggio vale la pena sottolinerare che la breast unit prende in carico il paziente dalle prime visite fino al percorso terapeutico e fino al cosiddetto follow up, cioè tutti i controlli a cui viene sottoposta una persona in seguito a terapie mediche e/o chirurgiche (nei  cinque anni post intervento): dalla comparsa della patologia fino alla sua risoluzione non smettiamo mai di  supportare il paziente e seguirlo nel suo percorso”

A distanza di quasi un anno dalla sua attivazione il dr. Angelo Cavicchi ha voluto fare un bilancio e rendere pubblici i dati di questo dipartimento: nei primi 10 mesi del 2017 gli interventi di Chirurgia Senologica sono stati 184, di cui 98 neoplasie, 78 interventi conservativi, 21 ricostruzioni della mammella.

Ad ottobre 2017 sono stati 153 i nuovi casi di neoplasia mammaria presi in carico dall’unità senologica, registrando un +45% rispetto ai 105 casi dello stesso periodo 2016; ben 291 gli interventi totali, di cui 31 di chirurgia plastica ricostruttiva secondo varie tecniche tra cui anche quella del lipo-filling.

Notizie confortanti giungono anche per quello che riguarda i tempi di attesa: in 48 ore sarà infatti possibile effettuare una visita; il responso sarà valutato dalla equipe   di specialisti entro una settimana in modo da poter fornire una diagnosi completa a 360° e pianificare fin da subito a un percorso terapeutico che sarà  prenotato direttamente dal medico specialista ed effettuato nel giro di 20 giorni.

La d.ssa Benigni ha voluto infine sottolineare come la percezione generale dell’opinione pubblica in merito allo smantellamento della struttura senigalliese sia inesatta e fuorviante: “Creare unità integrate all’interno della Area Vasta aumenta la qualità del servizio che si offre al cittadino: permette di dare risposte migliori e ottimali senza dover andare fuori dalla nostra regione”.

Numeri che danno solo l’idea di un’attività intensa dell’unità operativa senologica multidisciplinare all’interno dell’area vasta 2. Non un servizio in più, ma “un servizio meglio organizzato – ci tiene a ribadire la dott.ssa Benigni – dato che la tendenza sarà quella di creare altre unità integrate nell’area vasta per dare risposte migliori e ottimali ai cittadini, garantendo la qualità senza dover andarsene dalle Marche. Un’ottica che auspico possa essere promossa anche per altre specializzazioni”.

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