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Jurgen Mazzoni ancora in manette per stalking aggravato: “Voleva farle del male”

Nella sua casa rinvenuti 15 coltelli e due fucili -VIDEO

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I Coltelli ed i fucili sequestrati

Jurgen Mazzoni ancora in manette per stalking aggravato e continuato ai danni di una giovane donna senigalliese. E’ successo nella serata del 12 novembre: ad arrestarlo gli investigatori del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato,della Squadra Mobile di Ancona e del Commissariato di Polizia di Senigallia.

L’uomo, dopo una relazione di amicizia con una giovane iniziata nel 2014, non aveva accettato l’idea che la ragazza non corrispondesse i suoi sentimenti, fidanzandosi con altri coetanei.

In particolare, già dal mese di ottobre 2016, la famiglia della vittima era stata bersaglio di numerosi danneggiamenti come la foratura delle quattro ruote del Ducato utilizzato dal padre della giovane per motivi di lavoro, l’incendio doloso dell’autovettura di famiglia, nonché l’ulteriore incendio di altra autovettura in uso alla famiglia.

Sempre nell’ottobre 2016, il 46enne indagato aveva proseguito la sua azione persecutoria con condotte reiterate al fine di costringere la vittima ad interrompere la relazione sentimentale con il suo attuale fidanzato: il tutto avveniva con numerosi sms minatori inviati da diverse cabine telefoniche della zona di Senigallia e Fano, tanto da ridurre la ragazza ad un totale stato di ansia e terrore per la sua incolumità e quella dei suoi cari.

Tali condotte erano proseguite fino a tutto il mese di agosto 2017, anche mediante l’utilizzo di profili fittizi, creati dallo stalker sui social network.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ancona, hanno ricondotto inequivocabilmente gli episodi delittuosi all’indagato.
Il minuzioso impianto probatorio raccolto dagli inquirenti durante l’articolata attività investigativa, ha portato inizialmente all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, eseguita nell’ agosto 2017.

Nonostante il citato provvedimento cautelare, continuavano a giungere presso l’indirizzo della famiglia, ulteriori e gravi minacce, tra le quali una missiva anonima giunta nel settembre scorso, contenente 4 proiettili accompagnata da minacce di morte, altri sms da cabine telefoniche e un’ulteriore missiva minatoria, spedita in occasione dell’imminente compleanno della vittima, intercettata dagli investigatori la settimana scorsa, all’interno di una cassetta postale di Senigallia, dove l’uomo si era fermato con la sua autovettura per imbucarla.

Arresto Jurgen MazzoniL’arrestato aveva propositi ben espressi di rovinare la vita della ragazza sino ad arrivare a toglierle la vita, tanto da pronunciare inequivocabili frasi nelle quali palesava l’odio e la volontà di uccidere la donna.

Il 46enne già nel 2002 era stato condannato alla pena definitiva di quattordici anni di reclusione, successivamente ridotta, per l’omicidio della giovane coniuge, poiché la medesima aveva manifestato l’intenzione di lasciarlo.

Accettato l’ultimo appuntamento chiarificatore, la giovane donna era stata strangolata e lasciata nella vasca da bagno. Lo stesso, subito dopo l’omicidio, era uscito di casa per andare a bere con gli amici per poi, rientrato nell’abitazione, avvolgere il cadavere della moglie con un telo e gettarlo in una cava nei pressi di Senigallia.

La misura cautelare odierna interrompe i propositi criminali del 46enne salvaguardando la giovane. e tutta la sua famiglia, ad oggi seriamente provata dall’intera vicenda che si protrae, ormai, da un anno.

Due giorni fa, prima che il provvedimento venisse emesso dal GIP del Tribunale di Ancona, Mazzoni, che nel frattempo aveva ottenuto la misura cautelare meno restrittiva del “Divieto di Avvicinamento alla persona offesa” si era recato in Germania per un motoraduno insieme ai suoi amici
I poliziotti del Servizio Centrale Operativo e della Squadra mobile di Ancona e del Commissariato di Senigallia, lo hanno arrestato al rientro presso la propria abitazione, appena giunto dalla Germania dove aveva trascorso il week end.
Di seguito al provvedimento restrittivo della libertà personale sono state eseguite tre perquisizioni nei luoghi frequentati dall’uomo, ovvero presso l’abitazione, il luogo di lavoro dell’indagato sito a Trecastelli, l’abitazione dei genitori.
Sono stati rinvenuti e sequestrati circa 15 coltelli, due fucili ad aria compressa ed altri elementi utili.  Al termine delle incombenze di rito il 46enne è stato collocato presso la Casa Circondariale di Montacuto (AN) a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Allegati

Guarda il VIDEO della Polizia di Stato con le fasi dell’arresto

Commenti
Ci sono 4 commenti
Cristian 2017-11-13 17:11:39
Omicidio ed occultamento di cadavere della ex compagna nel 2002, ha scontato solo 8 anni di carcere?????? Questo non sarebbe piú dovuto uscire di galera!!! Con i nuovi recenti fatti, a rimetterlo in libertà ci vuole un bel coraggio ed una bella dose di incoscienza.
ilDuca 2017-11-13 23:34:37
concordo con te, Aurelia ... non ho parole
BlackCat
BlackCat 2017-11-14 10:49:42
Chiedete ai nostri legislatori come mai in Italia esistono leggi così blande da permettere che una persona accusata di omicidio sia condannato a 16 anni e ne sconta 8 per buona condotta. Questo è un altro capolavoro degli incompetenti che mandiamo in Parlamento!
omcsenigallia 2017-11-15 09:56:25
Concordo con Aurelia!!
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