Ora solare: lancette un’ora indietro nella notte a cavallo tra il 28 e 29 ottobre
Guadagneremo un’ora di sonno spostando l’orologio indietro di 60 minuti
Ci siamo quasi: nella notte a cavallo tra il 28 e 29 ottobre tornerà l’ora solare. Come consuetudine, l’ultima domenica del mese di ottobre coincide ci regalerà 60 minuti in più di sonno. Le lancette degli orologi alle 3.00 della notte andranno quindi posizionate un’ora indietro.
L’ora legale, che tonerà l’ultimo week end di marzo 2018, grazie all’ora di luce quotidiana in più che ci ha garantito, ha fatto risparmiare al nostro paese la bellezza di 552,3 milioni di kilowattora (549,7 milioni di kWh il dato del 2014), un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 210 mila famiglie.
In termini di costi, l’Italia ha risparmiato con l’ora legale 89,3 milioni di euro: dal 2004 al 2015 il risparmio complessivo del Paese è stato di circa 7 miliardi e 270 milioni di kilowattora, pari a un valore di circa 1 miliardo e 79 milioni di euro.
Non mancano comunque i detrattori di questa brillante intuizione di Benjamin Franklin: lo scorso marzo, un gruppo di cronobiologi ha scritto al Parlamento europeo chiedendone l’abolizione.
Tra favorevoli e contrari al cambio d’ora, tutti sono concordi nell’affermare che il cambiamento dell’ora, specie nel ritorno all’ora legale, provoca parecchi fastidi al nostro organismo: insonnia, difficoltà di adattamento al nuovo orario e una generale sensazione di stanchezza.
Al di là di questi disturbi transitori, secondo alcuni ricercatori esiste una correlazione tra il cambio dell’ora e l’aumento del numero degli infarti. Uno studio dell’Università del Michigan afferma che il unedì successivo al cambiamento dell’orario in primavera coincide con un aumento dei casi di infarto, circa il 25% in più rispetto alla norma.
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