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Questa volta su “A Tutto Zampe” parliamo di felini ovvero del gatto

Prima di prenderlo e di prendercene cura vediamolo più da vicino

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Un gatto si avventura nell'erba

La fisiologia di quest’animale assomiglia a quella di altre specie e come tutti i mammiferi è “omeotermico” cioè in grado di mantenere gli organi interni ad una temperatura tra i 38 e i 38,5 C.E’ un predatore, è silenzioso, misterioso, indipendente, cacciatore notturno, territoriale, agile, molto accurato nella pulizia personale, addormentato o raggomitolato a far le fusa, rumoroso nell’accoppiamento. Queste caratteristiche sono adattamenti per sopravvivere in ambienti diversi, dove cercano e cacciano la preda e poi passano molto tempo a “ricaricare” le riserve energetiche. La sua cute è elastica e resistente (lo spessore varia da 0,4 a 2 mm.) ed è una barriera tra ambiente esterno e interno che diminuisce la permeabilità grazie al pelo e gli strati cornificati della pelle.

Il pelo protegge la cute da graffi, tagli, basse temperature e sostanze chimiche mentre la peluria, più sotto, agisce da isolamento termico. Sul muso ci sono le vibrisse e i peli tattili, collegati alle cellule nervose, che hanno un ruolo sensorio. Le ghiandole sebacee, collegate al follicolo pilifero secernono una sostanza grassa e concorrono alla formazione della pellicola cutanea. Ve ne sono di due tipi: le sudoripare (apocrine) e quelle eccrine. Le prime, si aprono nel follicolo pilifero e sono su tutto il corpo, producono un liquido alcalino ricco di proteine. Le seconde si aprono sulla cute e nei carnivori sono circoscritte ai cuscinetti delle zampe dove hanno il compito nell’aumento della trazione. Le ghiandole sia del muso sia d’altre parti producono i feromoni, sostanze molto importanti per il gatto quando marca l’ambiente familiare e durante le relazioni sociali. Se il gatto strofina le guance contro qualcosa significa che marca la sua presenza. Il gatto è un individualista e sta bene con i bambini e le persone non più giovani; non deve essere portato fuori quotidianamente e sa stare da solo anche per molte ore. Se lo dovete scegliere tenete conto delle varie razze perché differenziano il carattere e l’indole del gatto. Quelli a  pelo lungo e semi-lungo avranno più bisogno di essere curatirispetto a quelli a pelo corto o raso. Dopo lo svezzamento ovvero 6-7 settimane potete cominciare a nutrirlo con cibi umidi o secchi, specifici, lasciando a disposizione del latte. E’ importante usare cibi per cuccioli perché sono preparati con ingredienti indicati per una corretta e sana crescita.

Fino a 1 anno potrete nutrirlo così poi passerete ad alimenti per adulti. Per la cuccia (in commercio ne trovate tante sia aperte sia chiuse) sarà il gatto a trovare dove meglio stare…

Per quanto riguarda la lettiera non prendetela troppo piccola, mettetela in un posto appartato e tenetela ben pulita. Il gatto ha molta cura del suo pelo e passerà molto del suo tempo a farsi “toilette”, poi dormirà tanto o meglio farà finta di dormire perché lui è sempre vigile. Per evitare che graffi tutto sarà utile comprare i “tiragraffi” in cartone o corda con i quali si sfogherà. Infine una semplice pallina fatta con il giornale lo farà divertire moltissimo.

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