Senigallia, terremoto M5S. Mandolini: “Attacco vergognoso”, Martinangeli e Palma: “Lui fuori”
Botta e risposta al vetriolo tra i consiglieri. Avviati l'esclusione dal gruppo e la segnalazione del comportamento a staff nazionale
Clamoroso botta e risposta negli ambienti del Movimento 5 Stelle di Senigallia, con uno dichiarazioni incrociate e al veleno tra Riccardo Mandolini, da una parte, e Stefania Martinangeli ed Elisabetta Palma, dall’altra. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è il voto in Consiglio Comunale sull’Ordine del Giorno relativo al mantenimento dell’UTIC dell’ospedale di Senigallia, ma la situazione divisiva all’interno dei pentastellati si protraeva, a quanto pare da tempo, con l’epilogo che ora Martinangeli e Palma chiedono l’estromissione di Mandolini dall’M5S.
Qui di seguito il comunicato stampa diramato da Riccardo Mandolini, a cui segue la risposta delle due consigliere, che annunciano i provvedimenti che intendono portare avanti.
Rigetto con forza e rispedisco al mittente le accuse ingiuriose che mi sono state mosse dalle “colleghe” Martinangeli e Palma riguardo al mio voto favorevole all’ODG per il “mantenimento presente e futuro dell’UTIC, nonché di tutte le tutte le unità operative specialistiche presenti” nell’ospedale di Senigallia.
Quando un mese fa, mi è stato proposto da Unione Civica di condividere un Ordine del Giorno unitario sulla questione UTIC, ho subito aderito, dal momento che ero (e lo sono ancora) fermamente convinto che una richiesta che fosse pervenuta da tutto il Consiglio comunale avrebbe di certo avuto un peso maggiore nell’intenzione condivisa di annullare, o almeno modificare, la Determina ASURDG n. 361 del 23/06/2017 che riguardava la soppressione dell’UTIC di Senigallia. Non mi sono mai posto il problema di chi fosse il proponente, perché “un’idea non è di destra né di sinistra. È un’idea, buona o cattiva” e questa era un’ottima idea.
Tanto buona che il comune obiettivo dei firmatari di questo ODG era quello non solo di mantenere l’UTIC, ma anche di tutti i reparti che attualmente sono presenti nell’ospedale di Senigallia.
Tanto buona che anche le Consigliere Martinangeli e Palma, che oggi mi accusano di aver firmato quel documento, l’hanno votato a favore. Ma facciamo un piccolo passo indietro.
Nella la fase di discussione durante il Consiglio comunale del 5 settembre, le due Consigliere, che come unico scopo avevano quello di piantare una bandierina dal momento che avrebbero voluto un documento unico della “minoranza”, una battaglia partitica insomma, hanno dichiarato:
– “l’Ordine del Giorno del Sindaco è aria fritta, noi lo contestavamo e continuiamo a contestarlo ed è per questo che non l’abbiamo sottoscritto” (Palma minutaggio 2:00:40)
– “le Consigliere del M5S non firmeranno quel documento” (Martinangeli minutaggio 3:37:57);
– “se c’è qualcuno del MoVimento che ha voluto firmare il documento, ognuno ha la propria coscienza, ognuno è libero e nessuno critica nessuno, però ci rivendichiamo la nostra posizione di opposizione a questo documento, ecco” (Martinangeli minutaggio 3:38:17);
– “le Consigliere del M5S Palma e Marinangeli non hanno mai dichiarato di essere a favore del documento unico che oggi alcuni della minoranza vanno a firmare insieme al Sindaco” (Martinangeli minutaggio 3:42:12);
– “voterò a favore” (Martinangeli minutaggio 5:52:45)
E abbiamo, giustamente, votato tutti a favore comprese le Consigliere Palma e Martinangeli (unica eccezione Da Ros – Lega Nord che ha votato contro).
Nonostante durante il Consiglio comunale del 5 settembre sia stato spiegato più volte, e pazientemente, alle Consigliere Palma e Martinangeli, che si sono impuntate con la questione “vogliamo che sia inserita la dicitura Dea di primo livello nel documento”, che attualmente l’ospedale di Senigallia è “superiore” ad una Dea di primo livello e che se avessimo inserito quello che loro chiedevano, significava chiedere meno di quello che c’è oggi, per cui molti reparti sarebbero spariti, le stesse hanno voluto rafforzare la pessima figura rimediata con “è aria fritta, ma lo voto lo stesso”, con un’altra ancora più imbarazzante se possibile.
Infatti al Consiglio del 27 settembre le stesse hanno dichiarato:
– “nella discussione dell’ultimo emendamento, n. 7, si verificato un errore di comprensione” (Palma minutaggio 5:30:38);
– “sub-emendamento che poi è stato da noi votato, erroneamente” (Palma minutaggio 5:31:40)
Certo è che se le Consigliere Palma e Martinangeli durante il Consiglio comunale fossero più attente a quel che accade e a ciò che si sta votando, invece di passare tutto il loro tempo a scrivere sui social quanto si stiano dando da fare con tanto di fotografia a riprova, magari non “sarebbero state indotte in errore”. Le Consigliere sono talmente convinte di essere le uniche “unte dal Signore” e quindi portatrici della verità assoluta che non si sono nemmeno rese conto che Dirigenti Asur e cardiologi hanno firmato un accordo di Area Vasta in cui è previsto che l’UTIC di Senigallia (ma anche quelli degli ospedali di Jesi e Fabriano) non sarà soppresso. Per carità, è necessario ora che questo accordo venga ratificato dalla Giunta Regione in una delibera, ma è comunque un passo avanti nella direzione che il documento unitario anche da me sottoscritto si prefiggeva. Eppure sono uscite con quel comunicato falso e ingiurioso. Ma ormai siamo tutti più che abituati, o forse dovrei dire rassegnati, ai comportamenti contraddittori, per non dire schizofrenici, delle due Consigliere.
Tant’è che non mi stupisce più di tanto il loro attacco gratuito ed ingiustificato nei miei confronti. Aver firmato un documento unitario (che hanno votato anche loro) per dare forza ad un’azione che salvaguardasse il nostro ospedale e quindi i nostri concittadini, secondo Palma e Martinangeli significa essere “vicino” al PD. Da che pulpito proviene questa ingiuriosa accusa poi! Dalla Palma che non era nemmeno presente alla votazione sulla TARI e dalla Martinangeli che sulla questione “nulla osta per il commercio nelle aree demaniali marittime” prima chiede, unitamente a me e Marco Bozzi durante l’assemblea consiliare, di sopprimere questi nulla osta nel tempo, per poi successivamente interrogare il Sindaco sulla possibilità di raggirare le norme del regolamento deliberato per un suo tornaconto politico. Un modo di fare politica, questo, assolutamente distante da me e prossimo al “clientelismo”.
Si dovrebbero vergognare le signore, perché se attaccare in maniera ingiustificata un esponente del proprio MoVimento è segno di poca intelligenza politica, dato che mina la credibilità dell’intero M5S, essere disposte a strumentalizzare una questione seria e delicata come la salvaguardia della salute dei cittadini per il proprio personale tornaconto, è assolutamente vergognoso ed inaccettabile. Capisco che invece di lavorare seriamente e dare un esempio, per certe persone sia più semplice screditare, ci sta.
Ci sta un po’ meno invece, che chi sa e dovrebbe controllare, faccia ancora finta di nulla e non intervenga.
Dal canto mio continuerò a fare il possibile per garantire la tutela dei cittadini, come ho sempre fatto. Dalla battaglia sulle deroghe nel Piano degli Arenili, a quella contro la speculazione edilizia messa in atto con la Variante al Piano Particolareggiato del Centro Storico, o a quella contro l’approvazione di un PRG vergognoso che invece di tutelare i cittadini, permette di realizzare edifici e soprattutto piani interrati in zone a fortissimo rischio esondazione (come ad esempio Orti del Vescovo). E le due signore? Chiaramente assenti.
Non si è fatta attendere la ferma replica delle consigliere Palma e Martinangeli, che stanno adottando i provvedimenti del caso per sollevare Mandolini dal proprio ruolo di rappresentante del Movimento 5 Stelle.
A seguito dell’ultima uscita a mezzo stampa del consigliere Riccardo Mandolini, la portavoce capogruppo consiliare pro-tempore Elisabetta Palma, unitamente alla portavoce Stefania Martinangeli, comunicano quanto segue.
Non è la prima volta che il comportamento del consigliere Mandolini appare essere in palese violazione delle norme che il MoVimento 5 Stelle si è dato, in particolare rispetto al Non Statuto e al Regolamento, che prevede che gli iscritti debbano:
– “… astenersi da comportamenti suscettibili di pregiudicare l’immagine o l’azione politica del MoVimento 5 Stelle o di avvantaggiare altri partiti”,
– “… attenersi a lealtà e correttezza nei confronti degli altri iscritti e portavoce”,
e che, per gli eletti a cariche elettive, sanziona inoltre la “mancata cooperazione e coordinamento con gli altri iscritti, esponenti e portavoce, anche in diverse assemblee elettive, per la realizzazione delle iniziative e dei programmi del MoVimento 5 Stelle, nonché per il perseguimento dell’azione politica del MoVimento 5 Stelle”.
Il comportamento in questi mesi del consigliere Mandolini è stato continuamente improntato al dileggio e a un feroce attacco (personale, oltre che politico) alle sottoscritte sui social e a mezzo stampa.
Le posizioni politiche di Mandolini, da lui prese in totale autonomia dal proprio gruppo consiliare ed in contrasto con le posizioni ufficiali del M5S nazionale (un lampante esempio è la fusione per incorporazione tra Senigallia e Morro d’Alba, o il voto assieme al PD contro la richiesta di indire gare pubbliche per la gestione delle piscine comunali – argomento che è stato oggetto anche di una ispezione dell’autorità giudiziaria presso gli uffici comunali siti in V.le Leopardi – e il sostegno dimostrato apertamente da esponenti di spicco del PD locale e di liste civiche avversarie del M5S, rendono ineludibile la decisione di non considerare oltre il consigliere Mandolini come membro del gruppo consiliare del M5S.
Per questi gravi motivi, sarà nostra cura comunicare tale decisione in via ufficiale al Presidente del Consiglio comunale di Senigallia, per gli adempimenti di rito.
Relativamente alle dinamiche interne al M5S, il comportamento del consigliere Mandolini è stato già segnalato allo Staff per le valutazioni di competenza.
"Da una (mia) lacrima sul viso
ho capito molte cose
dopo tanti tanti mesi
ora so cosa sono (io) per te.
Una lacrima e un sorriso (mesto, molto mesto, sofferto!)
m'han svelato il tuo (Mio) segreto
che sei (sono) stato innamorato di me (te)..........
poi proseguendo sempre sull'onda musicale con un altro classico " lasciamoci così senza rancor", magari girarsi verso il retro del suo scranno, rivolto alle due signore Palma-Martinangeli, continuando a cantar loro con un altro brano dei tempi che furono :
Addio mia bella signora,
lasciamoci così senza rancor,
al destino che vien, rassegnarsi convien,
sospirare, piangere, perché?
No, la commedia è inutile,
ti leggo in fondo al cuore,
quello che vuoi nascondermi
sta scritto in fronte a te.
Su, non mentire, dimmelo
che spento è il nostro amore,
tanto che vale illudersi,
tutto finisce, ahimè!
Se non fosse che siamo in una situazione politica di m@@@@ sia locale, che nazionale tale da mandarti in bestia ogni minuto, ci sarebbe solo da scompisc@@@@@ sbellicarsi dalle risate.
Mentre qui affermate che il vostro collega deve essere allontanato perché è andato contro a due principi del Non Statuto, nell’articolo del 18 ottobre avete detto: “sorvoliamo sul fatto che anche il PD confermi pubblicamente la vicinanza, de facto, del consigliere Mandolini alla maggioranza”.
Devo quindi dedurre che siete talmente ottuse da non arrivare a capire che tale frase abbia pregiudicato l’immagine del M5S e sia stato un atto sleale nei confronti di un altro iscritto! E’ da tempo che state pubblicamente screditando il vostro collega: operazione in cui stranamente vi sta aiutando anche il politico locale intervenuto nei commenti a questo articolo (sono mesi che va dicendo che Mandolini è stato arruolato dal Pd). Ma, adottando la stessa vostra misera logica, non è che per caso il tizio di cui sopra vi sta facendo gioco di sponda perché vi ha arruolato entrambe “de facto” nell’armata Bello? (una locuzione latina fa sempre la sua porca figura: ti fa apparire figo anche se non dici nulla di intelligente).
Ribadisco: ben venga l’ispezione da parte della Direzione del Movimento.
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