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Girolametti: “Coesione e vigilanza per il ripristino ufficiale della UTIC di Senigallia”

"Dopo il tavolo tecnico convocato da Asur Marche, è necessaria la decisione formale della Regione"

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Cuore, cardiologia, elettrocardiogramma

Nell’ultima Conferenza dei Sindaci di Area Vasta 2 presente il Direttore generale dell’ASUR Marini e e dell’AV2 Bevilacqua, abbiamo ribadito l’importanza del completamento dell’organico delle nostre unità operativespecialistiche e soprattutto la necessità del ripristino della UTIC già sostituita (sebbene non di fatto) con l’indirizzo riabilitativo dal Piano di riordino della sanità regionale del 2013.

Abbiamo affermato che, forte del consenso di tutta la città, il Consiglio Comunale, quasi all’unanimità (escluso la Lega) ha deliberato la richiesta alla Regione Marche del riconoscimento anche formale  della UTIC a Senigallia, perchè questa Cardiologia ha sempre continuato a svolgere tale funzione con maggiori volumi prestazionali, maggiore efficienza e appropriatezza delle altre due UTIC formalmente riconosciute.

Decisioni diverse non avrebbero il significato di una razionalizzazione efficiente del servizio ma una deliberatapenalizzazione del territorio senigalliese.

Dopo l’incontro nella Commissione di agosto con i vertici dell’ASUR, dell’AV2 e il Presidente della Commissione Sanità regionale Volpini, la stessa ASUR Marche ha convocato un tavolo tecnico per risolverel’intricata questione (il Ministero della Salute riconosce due sole UTIC nell’AV2 in base al numero degli abitanti).

Il tavolo tecnico negli ultimi giorni ha previsto la rimodulazione delle UTIC in modo che la nostra Cardiologiapossa continuare a svolgere tale funzione con piena legittimità.
Lo consideriamo solo un primo passo, sebbene molto importante, del pieno riconoscimento della UTIC, che dovrà passare anche attraverso una decisione formale della Regione.

E’ fondamentale seguire con attenzione gli sviluppi successivi dell’iter e mantenere vigilanza e coesione tra cittadini, Amministrazione Comunale e operatori sanitari, non per inseguire vantaggi particolari o settoriali ma per l’interesse comune, in questo caso rappresentato dalla salute di un territorio.

A tutti gli scettici l’invito a non insistere con il paventare assurdi e catastrofici scenari, correndo il rischio di indebolire davvero la credibilità di un ospedale che resta di elevato livello e di riferimento per tutta la AV2.

Carlo Girolametti
Assessore al Welfare e Sanità del Comune di Senigallia

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