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Fratelli d’Italia: “Ospedale di Senigallia chiuso tra troppe ‘mura’ e sistema politico malsano”

Un excursus tra dichiarazioni politiche e non, vecchie di alcuni anni, ma ancora di estrema attualità

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L'ospedale di Senigallia

Non sbagliava l’allora on Carlo Ciccioli a minacciare di chiedere al Ministro Tremonti il Commissariamento della Sanità regionale delle Marche in una assemblea del 1 ottobre 2010 tenutasi nella sala del Trono a Senigallia.

Allora era il dott. Pesaresi il “deus ex machina” dello sfacelo della Sanità locale e regionale, oggi è il dott. Bevilacqua. Non gli unici colpevoli chiaramente, perché dietro a loro c’è un partito, il PD, che è il principale “colpevole” di tutte le disfunzioni che oggi viviamo, Pesaresi e Bevilacqua altro non erano e non sono che meri “esecutori” del volere politico.

Oggi le Marche sono governate da Ceriscioli e ci domandiamo come un laureato in matematica, insegnante di matematica e fisica, possa tenersi la delega alla Sanità quando le sue competenze in materia si presume che siano pari a zero.

Detto questo non è difficile capire la “minaccia” dell’on Carlo Ciccioli, perché nelle Marche la Sanità ha raggiunto livelli pessimi di efficienza e servizi per i cittadini, lo sanno bene i senigalliesi che devono “subire” sistematicamente il depotenziamento del nostro ospedale e l’arroganza di chi decide insieme al “nulla cosmico” della politica locale.

Un ospedale che una volta era si un’eccellenza, ma oggi, tolta l’immensa professionalità medica e paramedica del 118, del Pronto Soccorso, degli infermieri e dottori dei reparti, unita all’umanità e educazione con cui si è trattati dagli stessi e che costituisce il primo, a volte anche efficace, farmaco da somministrare al paziente, il resto è tutto da “cestinare”.

Attese bibliche al Pronto Soccorso, e non certo per colpa degli addetti, ma per una pessima organizzazione del servizio. Un CUP con poco personale, e non possiamo di certo chiedere i miracoli a quei pochi che ci lavorano, che è quasi sempre difficile da contattare. Esami da fare, a volte anche urgenti, che ti vengono prenotati anche quasi due anni dopo. Reparti ridotti all’osso. Personale carente. Medici assenti. Responsabilità direttive assenti. Primariati assenti. Intere specializzazioni tagliate. Macchinari obsoleti, mal funzionanti o rotti. Burocrazia vergognosa che non permette ad un macchinario di entrare in funzione perché “non passa dalla porta” e nessuno fa nulla per risolvere il problema. Ascensori nuovi di pacca dove però le barelle non entrano, e quindi al paziente viene fatto fare il “Gran Premio dell’Ospedale”. Servizi per i disabili posti ai piani alti laddove non funziona l’ascensore. UTIC si, no, forse… Era una eccellenza, oggi è la disperazione di chi è costretto, purtroppo, a frequentarlo.

L’8 febbraio 2011, nella quarta Commissione, il Sig. Umberto Solazzi, Presidente del Tribunale del Malato, così tuonava: “Se non si sarà in grado di tutelare la chiusura del nostro Ospedale, esso, continuando così, si chiuderà da solo. Purtroppo alla Regione Marche ed alla nostra ASUR, non gliene frega nulla dei cittadini, noi siamo relegati ai margini del sistema e non al centro come dovrebbe essere. Signori ciò significa che siamo, come si suol dire, alla frutta”. E lo diceva a febbraio del 2011, pensate voi come possiamo stare oggi visto che mai nulla è cambiato, se non in peggio.

Sempre in quella Commissione tuonò anche il Consigliere e medico Luciano Quagliarini, frasi pesanti, che chiaramente nessuno volle riprendere perché imbarazzanti, ma le riproponiamo noi in modo che i cittadini capiscano bene: “Sono seriamente in difficoltà a parlare e non mi sento di farlo perché sono perseguitato…non posso quindi esprimere il mio parere, la mia idea. Faccio solo un resoconto. Giugno/Agosto: Pesaresi viene criticato dai Sindaci di Ostra (Massimo Olivetti) e Ostra Vetere (Massimo Bello); Settembre: L’opposizione chiede le sue dimissioni; Ottobre/Dicembre: La maggioranza conferma che tutto va bene… io esco dall’aula, mi astengo dalla votazione; Gennaio: I dipendenti, tutti firmatari, redigono il documento e il primario fa solo il portavoce; Febbraio: Elenco di tutte le difficoltà emerse a Palazzo del Duca… A questo punto bisogna salvare tutto quello che c’è dentro l’Ospedale. E no le mura… quelle ce ne sono troppe. Ora tiratene voi le somme”.

Esatto, tiriamole noi cittadini le somme: perché era “perseguitato” il Dott. Luciano Quagliarini, che tra parentesi era anche un Consigliere del PD? Perché parla di “mura”? Sempre in quella riunione di Commissione, per meglio capire le cose, bisogna menzionare anche l’ultimo intervento del Sig. Umberto Solazzi che così diceva: Io credo più al documento presentato dal personale ospedaliero. Bisogna ragionare e trovare le responsabilità, non un capro espiatorio che non è Pesaresi, è la Regione, poi che Pesaresi ci metta del suo… lui è uno che vuole la collaborazione, ma non la dà. Io quella lettera (NdR, quella consegnata al Sindaco dal Personale) ce l’ho, perché in Ospedale ne girano a centinaia; non sarà giusto, ma è vero che quando la leggo sento un grido di dolore. L’Ospedale dobbiamo salvarlo, perché il Direttore tra tre anni circa va via, ma l’Ospedale, il nostro Ospedale, resta”! Quella riunione finirà con una votazione, sollecitata dall’allora Consigliere Mario Fiore, affinché si richieda al Sindaco la pubblicazione del documento di cui si è tanto parlato e che invece il Sindaco riteneva ingiusto pubblicarlo in quanto riservato! La votazione approverà all’unanimità la pubblicazione del documento.

Domanda: “Come mai il Sindaco Mangialardi, raggiunto a fine agosto da un avviso di garanzia per i fatti dell’alluvione del 3 maggio 2014, che ha come suo mantra la parola “trasparenza”, non avrebbe voluto la pubblicazione del documento?”Provate a darvi una risposta voi cittadini.

Perché questo resoconto si chiederà qualcuno, semplicemente per far capire ai cittadini come siamo messi, in quali mani siamo, in quale “sistema politico” siamo calati. Signori quello che vi abbiamo presentato sono frasi pubbliche dette da determinate persone. Quando qualcuno afferma di essere “perseguitato”, o quando parla di “mura”, o ancora meglio quando un Sindaco vorrebbe “opporsi” alla pubblicazione di un documento, non ci vuole uno scienziato per capire che questo “sistema politico” è malsano, dannoso per i comuni mortali. Noi lo chiamiamo “sistema politico”, ma qualche altro potrebbe anche chiamarlo con un altro termine se preferisce.

La Regione Marche è governata dal PD, Senigallia anche, e da lungo tempo, ma secondo voi, non sarebbe forse il caso di “spezzare” questa egemonia e provare a vedere se altre forze politiche siano un “pochino” diverse, più umane, più vicino alle problematiche della città e dei cittadini, più democratiche ascoltando cosa dice il popolo, e non decidendo sempre con arroganza e supponenza  ignorando i cittadini? Riflettete…. Fratelli d’Italia ritornerà sull’argomento Sanità – Ospedale di Senigallia perché di cose da raccontare ce ne sono tante, il nostro intento è quello di rappresentarvi le varie “situazioni”, poi sarete voi cittadini a tranne le dovute considerazioni.

Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia

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