Un’adolescente problematica è stata messa in comunità dopo che la stessa ragazzina avrebbe denunciato presunte violenze subite a casa.

Il tutto avrebbe avuto inizio con le numerose assenze fatte dalla 17enne a scuola: la ragazzina, in questo primo scorcio dell’anno, avrebbe saltato moltissime ore di lezione presso un istituto tecnico del Campus scolastico di via d’Aquino dove è iscritta. Il 12 ottobre, dopo diverse discussioni con i genitori sarebbe  tornata in classe ma avrebbe riferito che il padre l’avrebbe picchiata.
La preside avrebbe subito informato la polizia e i servizi sociali che nel pomeriggio avrebbero convocato la minore, accompagnata dalla madre in Commissariato per fornire una deposizione. La giovane in quella sede avrebbe confermato la violenza ed avrebbe chiesto di non tornare a casa. Giusto sottolineare che non avesse con lei referti medici, echimosi o quanto altro che potesse confermare le presunte violenze subite. Un episodio che ha lasciato basiti amici e conoscenti che sembrerebbero non credere alla versione della 17enne.

L’unica percossa confermata, sia dalla madre che dal padre, sarebbe stato un singolo ceffone durante un’aspra discussione avuta tra i genitori e la ragazzina nella serata di mercoledì 11 ottobre sul fatto di non volere più andare a scuola. In quell’occasione, dopo essersi rivolta ripetutamente con parole poco rispettose al genitore, sarebbe volato uno schiaffo.

Il racconto della ragazzina sarebbe apparso poco credibile anche ai servizio sociali ma in questi casi la procedura non lascia alternative agli organi preposti: quando una minorenne riferisce che non vuole più restare in casa, perché non si sente al sicuro, i servizio sociali hanno l’obbligo di intervenire. Ora verranno svolte delle indagini e nel frattempo il Tribunale del minore ha deciso il suo allontanamento verso una struttura protetta.