Senigallia: raggiunto l’accordo sulla rete cardiologica
“Passo avanti importante per il nostro ospedale, ma continuiamo a lavorare al potenziamento delle unità specialistiche”
“Non ci disperavamo prima e siamo cauti ora. Certo, però, possiamo dire che il lavoro portato avanti quotidianamente con competenza e capacità di dialogo con le altre amministrazioni, in primis la Regione Marche e l’Asur Marche, inizia a dare i suoi frutti.
In questi ultimi mesi, insieme al consigliere regionale Fabrizio Volpini, ci siamo adoperati perché il presidio ospedaliero di Senigallia, e in particolare il reparto Cardiologia, non subisse alcun depotenziamento e fossero salvaguardati tutti i percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali. Ora arriva la notizia che il tavolo tecnico predisposto dall’Asur per rivedere il Piano di riorganizzazione della sanità regionale ha previsto la rimodulazione dell’Utic e attendiamo fiduciosi che la giunta regionale recepisca tali indicazioni in un’apposita delibera.”.
Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi commenta la notizia dell’accordo trovato al tavolo tecnico provinciale per il mantenimento della rete cardiologica all’ospedale di Senigallia.
“Si tratta di un ulteriore importante risultato – prosegue il sindaco – e siamo riusciti a far comprendere il ruolo strategico rivestito dal nostro presidio ospedaliero all’interno dell’Area Vasta 2. A differenza di chi è sempre pronto a speculare politicamente sui problemi, anziché collaborare alle soluzioni, abbiamo posto in essere un percorso che, in sintonia con il processo di riforma della sanità regionale, unisse tutte le componenti sociali e politiche cittadine. Dimostrazione ne è l’ordine del giorno proposto lo scorso 5 settembre e approvato quasi all’unanimità dal consiglio comunale, con la sola esclusione della Lega Nord. Una scelta rivelatasi premiante, che però non ci fa abbassare la guardia. Rimangono infatti aperte importanti questioni e, nei prossimi sei mesi, tempo che ci siamo dati per verificare le procedure e le decisioni che verranno adottate dalla Regione, vigileremo per assicurarci che all’interno del nostro presidio ospedaliero vengano mantenute e potenziate le unità operative specialistiche attualmente presenti”.
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