Senigallia, Forza Nuova: “Scientology deve essere messa fuori legge”
"Il vice sindaco Memè dovrebbe rassegnare le dimissioni"
Dopo l’apertura della nuova sede di Scientology a Senigallia, nel quartiere Cesanella, insorge Forza Nuova che ne chiede l’immediata messa fuori legge.
“Una settimana è stata inaugurata la nuova sede lungo via Raffaello Sanzio, nei locali della ex Olivetti con una cerimonia alla quale ha avuto il coraggio di partecipare, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, anche il vice sindaco Maurizio Memè del quale chiediamo le immediate dimissioni – afferma il dirigente regionale di Forza Nuova Luciano Astolfi – cosi come chiediamo che Scientology venga immediatamente dichiarata fuori legge”.
“Forza Nuova da sempre chiede la messa al bando di Scientology e di tutte le sette religiose basate su pratiche ingannevoli, pericolose e dannose e chiede spiegazioni al Comune di Senigallia del perchè suoi rappresentanti presenzino e sostengano, iniziative organizzate da questa fantomatica chiesa – conclude Astolfi – il vice sindaco Memè dovrebbe rassegnare le dimissioni, se non altro per tradimento nei confronti del suo elettorato, sicuramente in totale disaccordo col suo comportamento servile nei confronti di queste organizzazioni antinazionali”
da Ufficio stampa Forza Nuova Ancona
ancona@forzanuova.info
Il 22 agosto 1980 la DIGOS di Roma trasmette alla Procura della Repubblica di Bologna un rapporto di denuncia a carico di Fiore per “concorso ispirativo nel delitto di strage, banda armata, associazione sovversiva ed altro”. Il 26 agosto 1980 la Procura della Repubblica di Bologna emette, con protocollo 77/80, un ordine di cattura per Roberto Fiore assieme ad alcuni altri membri del NAR, i Nuclei Armati Rivoluzionari, un gruppo terrorista di estrema destra che in quattro anni si è reso responsabile di ben 33 omicidi..
Fiore fugge quindi a Londra dove conosce Nicholas John Griffin, un politico di estrema destra esponente del Fronte Nazionale inglese. Con lui fonda il partito Terza Posizione Internazionale. Il 20 maggio 1981 la Procura della Repubblica richiede l’emissione di comunicazione giudiziaria con l’accusa di strage e delitti connessi, nei confronti di Roberto Fiore. La procura scrive “gli indizi risultano dalla complessa attività criminosa del FIORE, e dagli elementi emergenti dal proc. Quex circa la presenza del FIORE in Bologna nel marzo 1980, unitamente all’ADINOLFI, per organizzare attentati.” Il 29 luglio 1981 viene emesso un altro ordine di cattura a carico di Fiore per trasporto illegale di armi ed esplosivo, procedimento che viene accorpato a quello per strage. Il 12 settembre 1982 Fiore viene arrestato da Scotland Yard a Londra a seguito di un mandato di cattura internazionale per associazione sovversiva emesso dalla magistratura italiana.
Per "riorganizzazione del disciolto partito fascista", la legge Scelba riconosce il reato "quando un'associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista".
La legge sanziona quindi chiunque promuova od organizzi sotto qualsiasi forma la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Ogni tipo di apologia è punibile con un arresto dai 18 mesi ai 4 anni.
La norma prevede inoltre sanzioni detentive anche per i colpevoli del reato di apologia, più severe se il fatto riguarda idee o metodi razzisti o se è commesso con il mezzo della stampa. La pena detentiva è accompagnata dalla pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici.
LEGGE MANCINO - Non è un caso che l'abolizione di questa legge sia prevista nel programma di Forza Nuova. La norma infatti sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La legge punisce inoltre l'utilizzo di simbologie legate a movimenti politici di ideologia nazifascista. Ad oggi, è il principale strumento legislativo che l'ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d'odio.
L'art. 2 della legge Scelba stabilisce che "chiunque, in pubbliche riunioni, compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi" legati a tali ideologie, "è punito con la pena della reclusione fino a tre anni" e con una multa. L'art. 4 della medesima legge punisce con inoltre con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa "chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Se il fatto riguarda idee o metodi razzisti, la pena è della reclusione da uno a tre anni" e la multa aumentata.
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