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Senigallia pronta per la festa dei popoli 2017

Domenica 1 ottobre, in piazza del Duca, l'iniziativa di Diocesi e associazioni per parlare di amicizia e integrazione

A.S.D. Senigallia Tennis Club - Scuola di tennis, corsi dal 4 settembre 2017
La festa dei Popoli di Senigallia, ottobre 2015

La “Migrantes” della diocesi di Senigallia assieme alla Caritas diocesana promuovono anche quest’anno la “Festa dei popoli”: domenica 1 ottobre in piazza del Duca a Senigallia dalle ore 16.30 alle ore 20 un pomeriggio di canti, lettura di storie e poesie, danze dei paesi di origine, balli in costume, mostre e coreografie diverse oltre alla fine l’assaggio di cibi preparati dalla diverse comunità etniche presenti a Senigallia.

La Festa vede il patrocinio del Comune di Senigallia e la collaborazione con la Scuola di Pace “V. Buccelletti”, la Consulta degli Immigrati, i Consiglieri comunali aggiunti, Associazioni Acads, Mas di Cuba, GrIS Regione Marche, Le Rondini, I Compagni di Jeneba, Stracomunitari, Senigallia Blues, Gent’ d’ Snigaja, Nel Verso Giusto, Coro del ’62 e dintorni, Moica, Gruppo “La Pizzica”, Coop Vivere Verde, Coop Casa della Gioventù. Durante la festa sarà promosso e verranno raccolti fondi per il progetto “Casa Tayba” per l’accoglienza di bambini profughi siriani.

Il bello di questa iniziativa, che è al terzo anno di vita, è la presenza attiva delle oltre quindici comunità etniche presenti a Senigallia che hanno sempre messo tanta passione per realizzare la festa al meglio e che anche quest’anno si sono prodigate con entusiasmo e impegno. L’altro aspetto positivo in questa terza edizione è l’adesione di tante associazioni culturali e sociali senigalliesi che arricchiscono le esibizioni e rendono la festa veramente la “festa dei popoli”.

Il tema scelto – “Uno sguardo sul mondo e… saremo migliori” – vuole far riflettere sulla necessità di fermarsi un momento per leggere i drammi dei paesi poveri e delle porte chiuse che trovano sia nella loro terra, come la guerra e la fame, sia a causa delle chiusure ideologiche e dei rifiuti degli altri Paesi.

La festa vuole invitare tutti noi a un cambiamento di stile nelle relazioni e nell’accoglienza per osservare, riflettere, cambiare: con questi passi è possibile arrivare a vedere chi viene da altri Paesi con un occhio diverso e così crescere insieme nella accoglienza e nella convivialità.

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