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“Uniti per difendere l’ospedale”

"E’ fondamentale la compattezza raggiunta, così come l’interlocuzione costante con il Presidente della commissione sanità regionale Volpini"

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Carlo Girolametti

Domenica scorsa si è conclusa la “Festa della Città Futura- Sinistra in Festa” con un incontro sulla sanità che ha riempito via Carducci. Segno di grande interesse e preoccupazione dei senigalliesi per il proprio ospedale. Interesse e preoccupazione condiviso da questa amministrazione comunale di cui ho la delega alla sanità.

Nell’occasione si è giustamente ricordato che dal 2012 (governo Monti) le forze politiche (PD-Centrodestra) che hanno governato l’Italia, hanno seguito l’obietivo della riduzione della spesa pubblica, con pesanti ripercussioni su Pensioni, Scuola, Investimenti pubblici e Sanità.

Le Marche, con governi omogenei a quelli nazionali, hanno programmato e stanno in parte realizzando una riforma sanitaria fortemente penalizzante anche al netto di considerazioni su efficienza e appropriatezza e pur essendo una regione “virtuosa” con i conti in ordine.
Il precedente governo Spacca ha diviso il territorio marchigiano in Aree Vaste, prevedendo per ognuna un solo presidio ospedaliero di riferimento; nella nostra AV 2 l’ospedale individuato era chiaramente quello di Jesi, con centralità amministrativa a Fabriano. Questa era la situazione di partenza del governo Ceriscioli con Volpini delegato alla Sanità, ma senza assessorato.

Da circa 2 anni questa amministrazione comunale sta cercando, con passi avanti e alcuni indietro, di superare tale prospettiva e di arrivare ad un riallineamento delle risorse.
Spesso la grave carenza di personale e il ritardo delle sostituzioni delle figure apicali sembravano rispondere proprio ad una logica di dequalificazione dell’ospedale, ma dall’inizio dell’estate, seppure con gravi ritardi, ci sono state nomine di responsabili di Unita operative complesse e per altre ci sono già i bandi, inoltre quasi in ogni reparto sono arrivate nuove figure mediche, anche se non ancora sufficienti a coprire le carenze ormai storiche in organico.

Poi arriva la delibera 361 che rimette tutto in discussione con la soppressione della UTIC della Cardiologia di Senigallia. Da medico so benissimo che nell’infarto la cosa più importante è intervenire nella prima ora con la ricanalizzazione da effettuare a Torrette . Ma tra tutte le cardiologie di questa AV2 quella di Senigallia è quella che ha i più alti volumi prestazionali, con maggiore efficienza ed appropriatezza. Quindi il mantenimento dell’ UTIC a Senigallia è una questione dirimente e irrinunciabile come risulta dall’O.d.g. approvato quasi all’unanimità il 5 settembre in Consiglio Comunale. Indispensabile anche per mantenere il Dipartmento di Emergenza e Accettazione e le caratteristiche di ospedale di 1° livello che ha la nostra struttura opedaliera.

E’ fondamentale la compattezza raggiunta, così come l’interlocuzione costante con il Presidente della commissione sanità regionale Volpini. La spontanea organizzazione dei cittadini in Comitati è altrettanto importante e mi auguro che continuino ad essere attivi anche dopo questo momento critico. Mi rallegro che in due dei tre comitati ci siano anche persone che avevano sostenuto la candidatura di Spacca. Vuol dire proprio che Senigallia questa volta è unita…

 

 da Carlo Girolametti
 assessore comunale al welfare e sanità
Commenti
Solo un commento
mik76
mik76 2017-09-25 11:50:46
qualche settimana fa dichiarava che si sarebbe dimesso in caso di soppressione dell'UTIC, vediamo quanto sarà di parola
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