Risonanza magnetica, ennesimo ritardo nell’avvio dei lavori a Senigallia
Portata intanto via quella usata finora mentre la tac funziona a sprazzi: disagi tra i pazienti
Ancora problemi all’ospedale di Senigallia. Dopo il ritardo nell’avvio dei lavori per l’ampliamento dei locali che dovrebbero ospitare la nuova risonanza magnetica, ecco giungere notizia di nuovi guasti alla tac. Una vicenda senza fine sembra essere quella del macchinario che si rompe di continuo e che di continuo viene riparato: chissà, si chiedono in tanti, per quanto ancora potrà andare avanti una situazione del genere.
Se quello della tac che funziona a singhiozzo è un problema noto, quello della risonanza magnetica invece è appena circolato: i locali che devono ospitare il macchinario, infatti, sono inadeguati e serve un ampliamento che possa contenerlo. Dopo i ritardi per questioni burocratiche che tra permessi e varianti vanno avanti da tempo, ora si sta verificando l’ennesimo disguido: era stata fissata la data di partenza nel mese di agosto, calcolando una durata di sei mesi.
Mesi in cui i pazienti continuano a essere dirottati verso altre strutture, anche perché nel frattempo, la vecchia risonanza magnetica è stata rimossa per liberare i locali dove dovevano partire i lavori per un macchinario comprato da anni e fermo da allora.
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