“Coni: un grande evento, ma occorre rispetto per le realtà locali”
Paradisi: "Perché ospitare giovani sportivi e campioni di varie discipline è un onore ma richiede serietà ed efficienza logistica"
Festa sia per l’importantissimo evento sportivo organizzato dal Coni. Un evento che dà lustro alla città e che speriamo possa diventare un appuntamento abituale. Con un po’ di organizzazione in più però. Perché ospitare giovani sportivi e campioni di varie discipline è un onore ma richiede serietà ed efficienza logistica.
Richiede inoltre rispetto ed educazione, anche e soprattutto nei confronti dei protagonisti dello sport senigalliese. Troppi i lati oscuri di una organizzazione che ha mostrato più di un deficit. Perché se è vero che tutte le società sportive senigalliesi si sono volentieri sacrificate rinunciando ai propri allenamenti di tutti i settori giovanili e non solo e chiedendo anche spostamenti di gare e incontri federali, è anche vero che all’ultimo minuto sono piovute richieste del tutto inaspettate e sono state avanzate esigenze non prospettate prima.
L’unica esigenza prospettata per tempo era quella di lasciare libere le palestre interessate dall’importante evento per i giorni di venerdì e sabato. Ma nelle ultime ore, sono arrivate richieste diverse. Per esempio alle società sportive è stato chiesto di mettere a disposizione un custode (a proprie spese) per tutte le ore di utilizzo degli impianti, pur non avendo nessuna società sportiva la concessione amministrativa degli impianti stessi (con problemi di ordine giuridico non di poco conto).
E’ stato chiesto di provvedere (sempre a proprie spese) alla pulizia prima e dopo gli eventi. E’ stato anche chiesto – sempre all’ultimo momento – di mettere a disposizione una persona per rispondere alle esigenze delle varie federazioni. Tutto questo senza un preventivo coinvolgimento delle società sportive e con oneri completamente a carico delle stesse. Una sorta di “volontariato” imposto 48 ore prima della kermesse.
Se a questo aggiungiamo la scarsa educazione di chi ha addirittura intimato (con metodi e parole inaccettabili come successo per la palestra della “Corinaldesi”) a dirigenti sportivi locali di abbandonare gli impianti fin da giovedì senza troppe discussioni (non mi riferisco agli uffici comunali e agli amministratori, che in verità stanno cercando di fare da mediatori), il quadro è quello di una manifestazione di grande rilievo che rischia però di partire con alcune ombre di cui avremmo fatto volentieri a meno. Un maggior rispetto dei protagonisti dello sport locale ed un loro diverso coinvolgimento sarebbe stato auspicabile.
da Roberto Paradisi
Unione Civica
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