Controlli alla baraccopoli sul fiume Cesano a Senigallia
Blitz di Polizia, dopo quello della Municipale: precarie condizioni igieniche, allestimento abusivo e pericoloso
Sopralluoghi e controlli sono in atto da parte della Polizia e del Comune di Senigallia nella baraccopoli organizzata da un pastore sull’argine del fiume Cesano, lungo strada della Bruciata.
Dopo un secondo blitz, gli agenti del Commissariato hanno potuto controllare l’accampamento abusivo costituito da due roulotte e da alcune baracche in lamiera che custodiscono animali, tra cui pecore e galline.
Il Comune di Senigallia, tramite la Polizia Municipale e i servizi sociali, hanno provato a mettersi in contatto con il pastore: pare però che non ne voglia sapere di lasciare quel luogo, come se volesse vivere da solo nella zona più rurale possibile.
E questo anche a discapito delle minime condizioni igieniche o di sicurezza. L’area, infatti, è stata allagata nel maggio 2014, quando l’alluvione devastò Senigallia, ma anche e soprattutto nel 2011, quando la zona venne sommersa dall’acqua fuoriuscita dal fiume Cesano che arrivò ad allagare anche un tratto della statale Adriatica nord.
Si parla già di sgombero dell’area: sia per la situazione potenzialmente pericolosa, sia per la questione igienica, sia perché nell’accampamento sono stati visti entrare e uscire alcuni cittadini stranieri. Al momento dei controlli però, non vi è stato trovato nessuno che possa confermare quanto intravisto da alcuni automobilisti di passaggio su strada della Bruciata.
Foto tratta da Google Street View e risalente al giugno 2011
Se sale ilfiume non è così matto da restarci.
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