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“Ma quale bomba d’acqua, era solo un forte temporale ed eravamo allagati”

Energie per Senigallia: "Non è ancora stato sistemato nulla rispetto a quel 3 maggio 2014"

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Sottopasso allagato

In queste ore, la preoccupazione di molti senigalliesi è ben condivisibile, e ciò non può essere altrimenti. Premesso che i fatti dell’alluvione del 3 maggio 2014 sono oramai sotto inchiesta della Magistratura, la quale ha già notificato ben undici avvisi di garanzia per un periodo che comprende ben due Amministrazioni (quasi vent’anni e due sindaci, oltre ad altri enti e soggetti coinvolti), la questione che adesso è sotto gli occhi di tutti è questa ulteriore e forte precipitazione che sta colpendo Senigallia.

Nulla di eccezionale o imprevisto, quindi. Solo un temporale importante, ma che fa paura per l’intensità, con la quale la pioggia arriva su di noi. Nulla di eccezionale ma, nonostante tutto, ci troviamo di fronte a strade allagate, sotto passi inagibili, preoccupazioni giustificate. Insomma, ci troviamo di fronte a ciò che succede quando coloro, che dovrebbero essere preposti alla manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, non abbiano approntato alcun intervento preventivo e di sicurezza per evitare ciò che abbiamo visto in queste ore.
Nonostante quel tragico 3 maggio 2014, i temporali e le abbondanti piogge abbattute in questi due giorni sopra Senigallia (non affatto eccezionali e nemmeno da definirsi ‘bombe d’acqua’, come qualcuno ha scritto e detto), ci mettono di fronte a due verità incontrovertibili: 1) gli effetti più o meno devastanti e fastidiosi di queste piogge sono dovuti ancora una volta alla completa inerzia, negligenza ed immobilismo di chi non abbia ancora sistemato nulla rispetto a quel 3 maggio 2014; 2) quell’arroganza, quella supponenza e quel menefreghismo, a cui assistiamo e abbiamo assistito spesso (e soprattutto in questi ultimi tempi), è il risultato di una tendenza a voler minimizzare e normalizzare ogni episodio, evento, situazione: ‘tutto cambi perché alla fine rimanga ciò che è sempre stato’.
Questa città è diventata prigioniera di se stessa, ma soprattutto di un sistema a delta, intriso di ‘interessi di diversa natura e provenienza’, che puntualmente blocca ogni opportunità di chiarezza e di verità.
Oggi, solo per fare un esempio, di fronte non a una ‘bomba d’acqua’, ma semplicemente ad un forte temporale, vi è chi affermi, dica o scriva ancora che tale precipitazione fosse un fenomeno metereologico inaspettato e straordinario quando invece si è trattato di un banale e forte temporale, che ha causato allagamenti e disagi perché il territorio non solo è stato violentato gravemente negli ultimi trent’anni, ma anche perché, nella fattispecie, i tombini non sono costantemente puliti come nessuna accortezza sia stata messa in opera per evitare e limitare almeno gli effetti di una pioggia forte, prevedibile e ordinaria. Nessun intervento, insomma, di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Ciò vale per Senigallia, ma anche per Livorno, ad esempio.
Se qualcuno spostasse un fiume o ne volesse deviare il corso, prima o poi quel fiume desidererebbe tornare nel suo percorso naturale. Se qualcuno dovesse intervenire urbanisticamente in un territorio, modificandolo, attraversato da un fiume o con situazioni idrogeologiche critiche, sempre quel qualcuno dovrebbe immaginare che cosa possa accadere se non dovesse approntare interventi mirati e preventivi volti a contenere qualsiasi rischio e pericolo.
Altrimenti, ci si ritrova in situazioni gravi e disastrose come quella del 3 maggio 2014 oppure, come oggi, di fronte a strade allagate e sotto passi inagibili. Per non parlare poi della paura, che ovviamente e spesso non ci abbandona.
Dopotutto, se si leggessero attentamente gli atti della Procura oppure le motivazioni che hanno portato i Magistrati della Procura di Ancona ad emettere gli undici avvisi di garanzia, ci si accorgerebbe e ci si renderebbe conto che sostanzialmente l’uomo, ancora una volta, è stato ed è l’artifice della maggior parte dei disastri naturali che ci colpiscono.

 

da Massimo Bello,
Presidente dell’Associazione “Energie per Senigallia”

Commenti
Ci sono 4 commenti
BlackCat
BlackCat 2017-09-12 12:19:11
Eh porca paletta: ditemi te se tocca lasciare spazio a Massimo Bello per delle ovvietà come questa. Giusto, nessuna bomba d'acqua come erroneamente titolava ieri Vivere Senigallia o come vorrebbero che passasse i responsabili del colabrodo senigalliese. Ma chi governa questa città si vuole svegliare dal torpore delle loro coscienze? Daje che le feste so finite! Tornate a lavorare che sono 4 anni dall'alluvione che non fate nulla per evitare che questi allegamenti si verifichino alla prima pioggia insistente.
leofax 2017-09-12 12:34:44
Il ragionamento non fa una piega.
henry
Dirty Rotten Imbeciles 2017-09-12 15:46:17
....va bene dai, oggi giravano a pulire tombini :-) (e manco tutti). Non si puo' mica pretendere che lo facciano "prima" che piova :-) sono solo passati 3 mesi di siccità. Le cose per bene in questa citta' (ed in questa Italia) si fanno dopo che sono successi i casini, ma nel nostro caso nemmeno. Riusciremo a liberare questa città, una volta per tutte, dalle grinfie dell'incapacità acuta ? Chissà com'erano raggianti e contenti, ieri pomeriggio, quelli che si son presi i soldini ed una pista ciclabile, eravate pronti a tirare fuori i canotti ? Dai su, che sta volta ve annata grassa, comunque un canotto e una pompa io li comprerei se fossi in voi....
Mario Rossi 2017-09-13 20:57:15
E' colpa della Raggi !!!!
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