Senigallia, il degrado sociale è dentro l’abitazione
La foto-denuncia di una famiglia: vive in una casa dell'Erap con il bagno rotto. Fratelli d'Italia: "Vergognoso scarica-barile"
Ennesimo brutto episodio di degrado sociale a Senigallia dovuto, come al solito, al menefreghismo delle istituzioni governate dal PD sia in ambito regionale, provinciale che comunale. Una premessa: l’intero articolo, che contiene foto e resoconti personali di una persona, ci sono stati espressamente autorizzati dalla stessa che si è stufata di essere presa in giro da uno Stato sempre più assente e ha chiesto il nostro intervento per rendere pubblica la vicenda, per far meglio capire da chi siamo amministrati.
La storia: secondo voi possono una donna di 48 anni invalida al 100% con un arto inferiore mancante, un figlio invalido al 100% e una figlia invalida all’80% vivere in una casa con un bagno NON funzionante come le foto dimostrano? Sembra assurdo, ma è così. Il bagno in questione è sito in una casa dell’ERAP, a Senigallia in via Umberto Giordano 87, di conseguenza spetta ai servizi sociali di Senigallia, o all’ERAP stessa, dare dignità a questa famiglia permettendogli di usufruire di un bagno funzionante e igienicamente perfetto. Il water (foto) è rotto, spaccato, staccato da terra e non ci si può sedere perché traballa, non si può premere il pulsante dello scarico visto che l’acqua esce da tutte le parti. Lavandino e bidè (foto) come tocchi i rubinetti per aprire l’acqua, questi ti rimangono in mano.
La signora, dopo alcune telefonate, ricevette la visita di un tecnico dell’ERAP di Ancona che le promise di rimettere tutto in ordine. Questo avveniva a giugno 2017, ad oggi, settembre, nessuno si è fatto più vivo. La signora ha telefonato decine di volte sia ad Ancona che a Senigallia, ai nostri servizi sociali. Tante belle promesse, ma nessuno ha fatto niente. A Senigallia alla signora le avevano detto di parlare con la Sig. Campolucci, ma non c’è mai riuscita perché ogni volta che ha chiamato era sempre introvabile.
Parliamoci chiaro gentili signori, a noi di Fratelli d’Italia non interessa un fico secco sapere di chi è la competenza, perché come al solito in Italia le istituzioni giocano a “scarica barile”, a noi interessa che qualcuno sistemi il grave problema di inagibilità di un bagno in una casa popolare. Non possiamo accettare nella maniera più assoluta che nessuno faccia qualche cosa quando invece i servizi sociali dei governi della sinistra (Senigallia) hanno sempre la massima cura nel sistemare gli extra comunitari negli alberghi a più stelle e con tutti i confort!
I signori che da giugno stanno giocando a “rimpiattino”, si sono posti il problema di come una famiglia con due invalidi al 100% e uno all’80% possa fare i propri bisogni visto lo stato disastroso del bagno? Chiaramente no, chi sarebbe preposto a risolvere questo problema ha il bagno di casa perfettamente funzionante, quindi delle problematiche degli altri non interessa nulla, o almeno, possono tranquillamente aspettare i cortesi comodi di chi dovrebbe operare per ridare dignità a questa famiglia.
Fratelli d’Italia non può accettare che nessuno faccia nulla e/o intervenga per ristrutturare un bagno inagibile ridando a questa famiglia dignità e rispetto. Quindi aiuteremo noi la famiglia facendole scrivere una bella lettera raccomandata (verba volant scripta manent) ai Servizi Sociali di Senigallia nelle persone dell’Assessore Carlo Girolametti e del Dott. Maurizio Mandolini, all’ERAP di Ancona, e all’Assistente Sociale di Ostra che segue la signora. Vi daremo 15 giorni di tempo, che sono più che sufficienti per fare un sopralluogo e iniziare i lavori. Se entro questo termine nessuno si sarà fatto vedere, inoltreremo immediatamente una denuncia alla Procura della Repubblica, fornendo gratuitamente a questa famiglia tutta l’assistenza legale del caso, con i nomi delle persone che avrebbero dovuto darsi da fare per sanare questo degrado sociale veramente indecente.
E’ inaccettabile e vergognoso che una famiglia con invalidità al 100% e all’80% non sia messa in condizioni normali di dignità! E in più pretendiamo che il bagno sia ristrutturato in funzione di una invalidità permanente che vede una signora muoversi senza un arto inferiore, quindi non come un normale bagno, ma come un bagno per disabili!
Chiediamo la luna? No signori, chiediamo che le persone siano rispettate e che venga fornita loro la giusta dignità! Provate voi, senza un arto, ad andare in bagno per espletare un bisogno fisiologico senza potervi sedere sul water perché rotto e traballante!!! Chi da giugno non ha mosso un dito per sanare questa “ignominia”, si dovrebbe vergognare!
da Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia
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