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“Documento unitario a difesa dell’ospedale di Senigallia dalle forze responsabili”

Unione Civica e Forza Italia: "storica approvazione dell'ordine del giorno in Consiglio, ma la battaglia non finisce"

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La strada del Camposanto Vecchio a Senigallia e l'ingresso all'area dell'ospedale

Lavotazione pressocchè unanime del documento chiaro e fermo in difesa della Utic cardiologica e del nostro ospedale non è la vittoria di “Unione Civica” e “Forza Italia” ma di tutte le forze e le personalità responsabili all’interno del Consiglio Comunale.

Il documento unitario che chiede, tra le altre cose, senza se e senza ma “il mantenimento ora e per il futuro della Utic”, partito da una nostra proposta, ha poi avuto il contributo essenziale del Sindaco, del Presidente del Consiglio e di tutte le opposizioni serie in Consiglio Comunale, con emendamenti intelligenti e condivisibili (approvati) presentati da “5 Stelle” e “Senigallia Bene Comune”.

Siamo ovviamente orgogliosi del lavoro fatto perché la sanità non è né di destra né di sinistra e siamo consapevoli però che questo fortissimo e storico segnale lanciato ai vertici sanitari da opposizione e maggioranza non è la meta finale ma l’inizio di una battaglia in difesa del nostro ospedale.

Una battaglia che abbiamo intrapreso all’inizio da soli ma che poi ha coinvolto tutte le forze politiche responsabili e gli stessi cittadini senigalliesi. Una battaglia rilanciata dal primario di cardiologia dott. Mariani il quale, con la schiena dritta e con un coraggio inusuale per chi lavora alle dipendenze di vertici regionali politicizzati, ha assunto una posizione pubblica in difesa dei cittadini diventando, suo malgrado, il simbolo più forte di questa battaglia.

Ci inorgoglisce che il documento partito da noi e poi costruito insieme a tutti gli altri diventi oggi anche uno scudo che metterà al riparo il nostro primario da ogni e qualsivoglia eventuale “reazione” verticistica.

Una cosa è certa: la battaglia per la difesa dell’ospedale non finisce con l’approvazione storica di questo ordine del giorno ma inizia con questo primo atto.

Anche perché “Unione Civica” e “Forza Italia” non si fidano del direttore Marini e dei vertici Asur. Controlleremo e vigileremo.

Anche con la nostra presenza fisica nei reparti, come abbiamo fatto fino ad oggi.

Da

Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini (Unione Civica) e Alan Canestrari (Forza Italia)

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