Sul necrologio lo sfogo contro la Sacelit di Senigallia
Deceduta una donna che aveva prestato servizio presso lo stabilimento dove si produceva cemento-amianto
Sta facendo il giro di Senigallia la notizia del decesso di una donna 82enne per la quale è stato pubblicato un necrologio molto particolare, in cui si sfoga contro chi ritiene colpevole della sua morte.
“Questo è il regalo della Sacelit per i soli due anni lavorati da loro all’età di 17 anni” è la frase firmata da Bruna Livieri Luvieri, la pensionata di Senigallia morta lunedì 4 settembre all’ospedale civile cittadino.
La donna aveva prestato servizio dal 1953 al 1955 presso lo stabilimento senigalliese della Sacelit dove veniva lavorata una pasta in cemento-amianto che serviva per produrre giunti e altri elementi industriali.
Dopo oltre 60 anni è comparsa la malattia – il mesotelioma – risultatale poi fatale e che ha causato quel dolore e quella rabbia da sfogare persino in un manifesto funebre dove solitamente si leggono messaggi di cordoglio e pace.
I funerali saranno celebrati mercoledì 6 settembre alle 9.30 presso la chiesa dell’ospedale per poi essere tumulata nel cimitero di Senigallia.
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