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“Il sindaco ha individuato cause ben precise per l’alluvione di Senigallia”

Gli alluvionati a Mangialardi: "Faccia i nomi dei responsabili e il Comune si costituisca parte civile nel processo"

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L'alluvione di Senigallia: 3 maggio 2014

“Fino a poco tempo fa il sindaco diceva che l’alluvione di Senigallia del 2014 era stata un evento imprevedibile, ma a inizio 2017 invece individua delle cause imputabili agli enti pubblici, smentendosi”. E’ il duro attacco che il Comitato Alluvione Maggio 2014 e l’Unione Nazionale Consumatori – Marche muovono nei confronti del primo cittadino sulle responasabilità in merito al drammatico evento del 3 maggio 2014, quando Senigallia venne invasa da milioni di metri cubi di acqua e fango che causarono anche tre morti e quasi 180 milioni di euro di danni.

Sotto la lente d’ingrandimento di Comitato e UNC è finita una serie di documenti, a partire dall’ordinanza del Comune di Senigallia, la n. 50 del 31 gennaio 2017. In quel testo firmato dal sindaco Mangialardi (scarica il PDF qui), e di cui era stata data notizia anche attraverso gli organi ufficiali comunali, si ribadiva che “il 3 maggio 2014 si è verificato un gravissimo fenomeno alluvionale che ha causato vittime e che tali fenomeni sono stati determinati anche, come concausa, dall’ostruzione e mancata pulizia degli alvei dei fiumi, avendosi come effetto anche il danneggiamento di alcune opere pubbliche“.

il Comitato Alluvione Maggio 2014 e l'Unione Nazionale Consumatori - Marche“In pratica il sindaco – spiega l’avvocato Corrado Canafoglia, rappresentante dell’Unione Nazionale Consumatori delle Marche e del Comitato Alluvione Maggio 2014 – che fino a poco tempo prima parlava di evento imprevedibile, ora individua le cause dell’alluvione in negligenze umane: possibile che prima non le conoscesse? Le riferirà anche alla Procura quando chiederà di esser sentito come indagato per chiarire la sua posizione?”.
“Essere indagato non significa essere colpevole – ribadisce Canafoglia -. Non ci sono piaciute le fughe di notizia, creano confusione e non ci appartengono, ma non vogliamo che ora si trasformi in una vittima: le vittime qui sono i deceduti ed i loro familiari, e i tanti alluvionati che hanno subito danni”.

Tra i documenti presi in esame c’è anche una corrispondenza tra i servizi tecnici di Comune e Regione, risalente a gennaio 2017. “Appare inverosimile che il tratto terminale del fiume Misa compresa tra il ponte ferroviario e lo sbocco in mare non sia considerato di competenza della Regione – scrive il dirigente comunale Gianni Roccato (scarica il PDF qui) -. Fino al 2002 la Regione Marche ha garantito la sua funzionalità e fino al 2008 l’amministrazione comunale ha realizzato gli interventi di escavazione dell’imboccatura utilizzando le risorse finanziarie trasferite da questa Regione”.
La Regione Marche – per mano della dirigente del presidio territoriale ex genio civile Stefania Tibaldi – replica al dirigente dell’area tecnica Gianni Roccato e al Comandante della Guardia Costiera Cristoforo De Giuseppe che la compentenza del tratto terminale del porto canale non è in capo alla Regione (scarica il PDF qui) poiché non ricade nella seconda categoria delle opere idrauliche che, per quanto riguarda il fiume Misa, con la legge 919 del 22/10/1920 è individuato dal ponte delle Selve (Casine di Ostra) al ponte ferroviario di via Perilli.

il Comitato Alluvione Maggio 2014 e l'Unione Nazionale Consumatori - Marche“Il Sindaco addebita la responsabilità della pulizia del tratto del canale, mentre gli altri enti gli ricordano che lui ed il Comune ne sono esclusivamente responsabili. Noi li paghiamo anche per conoscere le leggi – commentano dal Comitato – e ancora devono capire le competenze basate su una legge di quasi un secolo fa!”

“Dopo aver chiarito al sua posizione avanti alla Procura e gli auguriamo di risultare estraneo, farà il sindaco costituire il Comune parte civile nel processo verso i soggetti che ritiene responsabili, come affermato nella citata ordinanza? Chiediamo al Sindaco di fare i nomi degli enti e dei tecnici e dirigenti che ritiene responsabili dell’alluvione, visto che nella sua ordinanza ne ha individuato della cause umane? Attendiamo la sua risposta a queste nostre domande.
Nel frattempo abbiamo indetto un incontro aperto al pubblico per spiegare le azioni da seguire per ottenere il risarcimento del danno per l’11 settembre, alle ore 21, al teatro Portone di Senigallia, dove verranno spiegate le modalità di partecipazione”.

Commenti
Ci sono 3 commenti
henry
Dirty Rotten Imbeciles 2017-09-01 18:35:19
....visto che e' rimasto con il "cerino in mano", prima che se spegne, comprateje le sigarette..............e pure le arance !!! Adesso passa dalla fase "cuore oltre l'ostacolo" a "io non c'ero non son stato non son mai venuto qui'" per poi passare alla fase "forse qualcosa non e' andato come avrei voluto" infine, quando ormai avra' le spalle al muro, si dimetterà :-) si....bonanotte !!!! ahahahah Dai ragazzi, che piano piano il muro di gomma se "sgomma" !!!!
fra77 2017-09-02 12:18:36
In molti commenti anche in altri articoli ho notato: stia sereno sindaco, a Roma non ci andrai etc etc. Quindi diciamo che la sentenza è già stata data almeno dai commentatori.
Anche prima delle elezioni tutti incolparono il sindaco,ma poi alle urne vittoria al primo turno con molti voti provenienti dalle sezioni coinvolte.
Una domandina alle opposizioni non gli viene in mente di farsela?
Purtroppo o per fortuna,dipende dai punti di vista,siamo nella vita reale, ovvero quella che fino al terzo grado di giudizio non si è colpevoli, che a Roma più hai avvisi di garanzia e più hai probabilità di andarci, che stare sereni è normale visto che questo processo è morto in partenza.
Se molti credono che sia fatta giustizia mi spiace ma siete degli illusi.
30000 pagine=anni ed anni per arrivare al primo grado.
E poi? Depenalizzazione, prescrizione, derubricazione etc etc.
Una certa opposizione conosce molto bene questi termini votati quando al governo del paese c'era un certo signore bisognoso di impunità.
Ora chi chiede le dimissioni al Sindaco mi fa ridere,come mi fa ridere chi pensa che venga condannato,come mi fa ridere chi punta tutte le sue colpe al Sindaco sapendo che le questioni sono complesse, talmente tanto complesse da non arrivare alla verità di tutto.
Poi facile sparare a zero,ma non è facile districare una matassa talmente aggrovigliata che non si sa da dove iniziare.
È logico e giusto che tutti vogliono la verità,ma è anche giusto non avere la memoria corta.
Se la giustizia non arriva e non si saprà la verità non date la colpa alla magistratura,datela invece a chi ha votato leggi oscene in Parlamento.
lory
lory 2017-09-03 09:24:57
@fra77
Il fatto che lei pensi, a torto, che i commenti non solidali al sindaco provengano dall'opposizione, escludendo invece la umana antipatia che egli possa suscitare, o quelli di persone che credono nel flusso del karma (karma = la cattiveria che hai usato ha provocato dolore, ed ora ti ricade in testa), o una reazione dovuta alla mancanza di professionalità di questa persona e al tempo che passa a stare al mare per curarsi l'abbronzatura (la gente che lavora e che ha famiglia non ne ha, mi creda), ad alluvionati arrabbiati, e mi fermo qui....
Ecco... Se lei esclude ogni categoria di persona, e pensa che quindi commenti siano tutti politicizzati, bé: Allora lo é anche il suo!
É lecito pensare che lei sia un membro del PD locale o un simpatizzante, che ha il compito, o sente il dovere morale, di incensare e difendere il suo leader.
Qui nessuno sta condannando il tuo sindaco fra77, ma lascia che il popolo si esprima,la gente comune, quella che non ha un vantaggio affinché Mangialardi rimanga dove si trova, quelli senza tessere.
Io non sono dell'opposizione, e spero che il sindaco abbia da questa esperienza quello che si merita, che non é né la condanna né l'assoluzione, ma una grande lezione di vita , che chiaramente gli manca.
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