Indagini alluvione, Fratelli d’Italia all’attacco: “L’etica imporrebbe le dimissioni”
Liverani: "Ipotesi di reato gravi. Noi attendiamo sereni il processo e la verità, a fianco degli alluvionati"
“Omicidio colposo plurimo, disastro colposo, abuso d’atti d’ufficio, rifiuto d’atti d’ufficio e pericolo di disastro colposo”. Queste le ipotesi di reato formulate dalla Procura della Repubblica di Ancona alla conclusione delle indagini relative alla tragica alluvione del 3 maggio 2014 a Senigallia. La Procura ipotizza, quindi, che è stata colpa dell’uomo se l’alluvione ha provocato tre vittime e danni per 180 milioni.
Gli argini del fiume Misa privi di manutenzione, le casse di espansione mai realizzate, le aree della città già colpite da esondazioni escluse dalle misure di allertamento e soccorso, il Piano di protezione civile comunale ”inapplicabile” e i ”gravi disservizi e scarsa organizzazione” nella gestione dell’emergenza, sono purtroppo un duro “atto d’accusa” a carico degli Amministratori e dei funzionari preposti alla tutela del territorio.
Il 29 agosto, il Pubblico Ministro, Irene Bilotta, e i suoi colleghi Magistrati di Ancona, hanno incaricato i Carabinieri forestali di notificare 11 avvisi di chiusura delle indagini per i reati sopra elencati. Confermati i nomi che erano usciti pochi giorni fa sulla stampa. Reati non certo leggeri, ma decisamente pesanti, seri e gravi, che imporrebbero, se si avesse un briciolo di etica, le dimissioni degli 11 indagati, ma state pur certi che così non sarà mai perché nessuno lascerà la propria “redditizia” poltrona e il proprio “scranno”.
“Più forte dell’alluvione”, disse il Sindaco Mangialardi appena rieletto nel 2015. Frase “blasfema” nei confronti dei tre decessi e delle migliaia di persone alluvionate, ma siamo abituati alle sue frase spocchiose e arroganti; le sentiamo dal 2010, ma la Procura della Repubblica lo ha riportato con i piedi in terra.
Ci sarà un processo che ci dirà la verità, quella che tutti da sempre chiedono, perché di frasi stucchevoli ne abbiamo sentite fin troppe. Dobbiamo ringraziare la tenacia del “Comitato degli Alluvionati”, coordinato dall’Avv. Corrado Canafoglia, che grazie ad un lavoro, certosino e puntuale è riuscito a mettere in piedi centinaia di prove, documenti, foto, filmati, testimonianze, delibere e quanto altro era possibile portare sul tavolo della Procura.
Un Comitato Alluvionati “ignorato” volutamente quasi da tutti, e in particolar modo da quella parte politica che non voleva intromissioni, che non voleva la verità e che ha fatto di tutto per ostacolarli; quella parte politica che da trenta anni ha messo in piedi un “sistema politico” nella nostra città a danno della nostra comunità. A niente sono valsi i ripetuti appelli del Comitato Alluvionati all’Amministrazione comunale, con cui hanno chiesto ripetutamente, per aiutare tutta la città e gli alluvionati, di costituirsi parte civile.
Chissà adesso cosa scriveranno i supporters che nei giorni scorsi avevano fatto a gara, genuflettendosi, nel dare piena solidarietà al Sindaco Mangialardi, e non ai tre morti e agli alluvionati. Cosa diranno? Faranno quadrato o, come quasi sempre capita, piano piano abbandoneranno la nave che potrebbe affondare?
Non ci interessa cosa faranno gli “adoratori” di sua Maestà, a noi di Fratelli d’Italia interessa la VERITA’ da sempre, e con la massima tranquillità aspetteremo le conclusioni di un processo che presto inizierà. Non ci interessano le parole, vogliamo i fatti, e se qualcuno dovesse aver “sbagliato”, ci auguriamo che paghi, e bene, gli errori commessi.
Fratelli d’Italia invita tutti a stringersi al Comitato degli Alluvionati e all’Avv. Corrado Canafoglia, aiutandoli in questa ricerca della verità, che non riguarda solamente gli alluvionati, ma l’intera città, perché da quel nefasto 3 maggio 2014 nessuno, e sottolineiamo nessuno, ha fatto un solo lavoro utile per mettere in sicurezza il fiume Misa, quindi siamo sempre a rischio alluvione grazie a chi è meravigliosamente bravo con le parole e stupendamente inutile nei fatti.
Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia
Ma è troppo ottimista sull'etica che il Sindaco dovrebbe applicare in merito alla vicenda che lo vede coinvolto.
Un passo indietro è operazione di sublime etica politica,di amore per i propri cittadini, di onore per la propria persona che,spogliata da ogni vessillo e fascia,attenda alla propria difesa.
Posto che questo sia il caso.
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