Dalla scuola di Sant’Angelo alla Rodari: il rischio accorpamento è per una sola classe
Insorgono i genitori riuniti in un comitato e assistiti dall'Unione Nazionale Consumatori: "Non si otterrebbe alcun risparmio"
I genitori degli alunni della seconda classe della scuola primaria di Sant’Angelo di Senigallia si schierano contro l’ipotesi di accorpamento con una classe della Rodari. E ‘quanto si apprende da una nota stampa del Comitato Scuola Sant’Angelo e dell’Unione Nazionale Consumatori – Marche in cui si esaminano i vari aspetti che tale scelta riorganizzativa comporterebbe.
Una scelta – fanno sapere – dovuta per ragioni di risparmio economico ma che secondo i genitori non potrebbe realizzarsi accorpando una sola classe e non l’intera scuola della frazione collinare.
“Se è vero – come sostengono gli uffici preposti a cui comitato e Unc hanno inoltrato un’istanza in autotutela e di acceso agli atti – che dall’accorpamento si avrebbe una riduzione di spesa, allora significa che per tutti gli anni passati è stata portata avanti una gestione dannosa per le casse pubbliche con un evidente danno erariale, che qualcuno dovrà pagare?”
Ad oggi nessuno ha risposto all’istanza dei genitori mossa attraverso l’avv. Corrado Canafoglia dell’Unc.
Tra i punti dolenti c’è anche la questione organizzativa delle famiglie: i bambini della seconda classe di Sant’Angelo dovrebbero andare a scuola a Senigallia, con conseguente riduzione di orario. Tutto questo mentre i genitori sarebbero costretti a correre lungo la strada provinciale per accompagnare e ritirare i figli, alcuni alunni a Sant’Angelo altri nel plesso alle Saline di Senigallia. Con conseguente aggravio delle spese, aumento del traffico e maggiore inquinamento.
“I genitori di Sant’Angelo auspicano che tale ipotesi sia il frutto di un’estate particolarmente calda e tutto rientri, dichiarando – concludono – che in difetto saranno pronti a dar battaglia con ogni strumento legale”.
Mentre si preservano i borghi insignendoli di bandiere arancioni, l''amministrazione illuminata di Senigallia chiude una scuola per la quale altri hanno lavorato.
Se ci fosse un competente assessore all'istruzione,e non alla distruzione,sabrebbe che chiudere una scuola è spegnere un orizzonte.
Io sto con i genitori di Sant'Angelo.
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