Alluvione di Senigallia, Mangialardi sull’avviso di garanzia: “Agito nell’interesse dei cittadini”
Il primo cittadino auspica tempi veloci e che "venga quanto prima accertata la verità"
“Prendo molto seriamente i gravi capi d’accusa stilati dalla Procura nei miei confronti a conclusione delle indagini in merito all’alluvione che ha colpito Senigallia nel 2014. Resto però convinto che l’Amministrazione comunale ha sempre agito nell’interesse dei cittadini. L’avviso di garanzia che ho ricevuto ieri non cambia nulla rispetto a questa mia consapevolezza, semmai accresce l’amarezza per non essere stato chiamato a chiarire l’operato della macchina comunale insieme alle altre 118 persone ascoltate dagli inquirenti, come scritto nell’atto notificatomi.
Forse in quella sede avrei potuto fornire un contributo utile a far luce rispetto alle ipotesi d’accusa formulate dalla Procura della Repubblica. In ogni caso, ciò che avrei potuto e voluto dire nella fase di indagine lo riferirò davanti al giudice. Ora, per il bene della città, l’auspicio è che i tempi della giustizia siano veloci e che venga quanto prima accertata la verità rispetto alle contestazioni mosse dalla stessa Procura. Tempi veloci, ma anche, mi sia permesso di dire, maggiore chiarezza. Quella chiarezza che, in questi tre anni e mezzo, non sempre ho potuto riscontrare”.
Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, sull’avvio di garanzia ricevuto in merito all’alluvione del 2014.
Perché da "(...)semmai cresce l'amarezza..." fino alla fine del suo comunicato, si capisce che lei non ha imparato una grande lezione dalla vita: il Silenzio.
Non so se si rende conto che questa volta lei si trova dall'altra parte:
Non é lei che giudica.
Non più.
E lei, che notoriamente si irrita ed offende per molto meno, cosa penserebbe leggendo una risposta del genere, se fosse al posto di un giudice? Sicuramente, non sta affrontando la questione con la dovuta umiltà. Almeno per me, poi faccia lei.
ho letto i suoi comunicati e Le dico che quel “resto sereno” certamente non l’avrei mai pronunciato, almeno per scaramanzia. Comunque fa bene a puntare il dito contro il modo in cui certe notizie, che dovrebbero rimanere segrete, vengono divulgate. Un perfetto stile garantista che approvo e sostengo da sempre, tuttavia non mi ricordo di aver mai ascoltato fare simili affermazioni, né da Lei né da coloro che si sentono indignati, quando altri soggetti hanno subito la stessa gogna, e questo mi lascia molto perplesso. Sempre un peso e due misure a seconda di chi viene colpito, caposaldo di una certa parte politica. Ben fa, inoltre, a non dar seguito alla richiesta di dimissioni perché in fondo per la giustizia Lei è innocente fino al terzo grado di giudizio. Tuttavia se il suo nome compare tra gli indagati qualche dubbio sul suo trasparente operato, come sostiene unitamente a tutti i suoi interlocutori di partito o di maggioranza, è stato individuato, anche se ancora dovrà essere oggetto di altre indagini. Per questo la inviterei a non essere così guascone nell’asserire certe affermazioni, come ha fatto, che potrebbero ricadergli come macigni il 28 febbraio p.v., nel caso in cui la conclusione delle indagini non fosse a Lei favorevole. Se ciò dovesse malauguratamente accadere, poiché i capi di accusa sono molto pesanti, non le rimarrà che la sua coscienza a farLe da scudo contro prove che invece lo inchioderanno alle sue responsabilità e ne seppelliranno la sua cristallina vocazione politica. E’ allora che potrò valutare se quel “sereno” di oggi sarà nuovamente ribadito. Le auspico di poter dimostrare la sua estraneità e spero che saprà lavorare con “la massima lucidità e la consueta dedizione”. Assicurazioni, quest’ultime, molte impegnative che saranno messe a dura prova fra pochi giorni quando dovrà affrontare la questione dell’ospedale.
Anche prima delle elezioni tutti incolparono il sindaco,ma poi alle urne vittoria al primo turno con molti voti provenienti dalle sezioni coinvolte.
Una domandina alle opposizioni non gli viene in mente di farsela?
Purtroppo o per fortuna,dipende dai punti di vista,siamo nella vita reale, ovvero quella che fino al terzo grado di giudizio non si è colpevoli, che a Roma più hai avvisi di garanzia e più hai probabilità di andarci, che stare sereni è normale visto che questo processo è morto in partenza.
Se molti credono che sia fatta giustizia mi spiace ma siete degli illusi.
30000 pagine=anni ed anni per arrivare al primo grado.
E poi? Depenalizzazione, prescrizione, derubricazione etc etc.
Una certa opposizione conosce molto bene questi termini...tanto bene.
Mettetevi il cuore in pace.
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