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Morbillo a Senigallia, “introdurre l’obbligo vaccinale per il personale ospedaliero”

Bello (Energie per Senigallia): "D'accordo con Volpini sui vaccini, ma la difesa della nostra struttura ospedaliera è altra cosa

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Farmacia estiva Manocchi Carloni - Lungomare di Senigallia
L'ospedale di Senigallia

Mi trovo perfettamente d’accordo con quanto dichiara il presidente delegato alla sanità regionale, Fabrizio Volpini. Credo, infatti, necessario e urgente fare un passo avanti e introdurre l’obbligo vaccinale per il personale ospedaliero, che sta a contatto con soggetti a rischio.

E’ una questione di salute pubblica e, come tale, la salute pubblica va preservata, tutelata e controllata in ogni ambiente, non solo lavorativo. Spetta, quindi, alla Regione e allo Stato fare quel passo avanti necessario. Quindi, spetta proprio a Fabrizio Volpini, al governatore Ceriscioli (anche in qualità di assessore regionale alla sanità) occuparsi di questa realtà che il caso dell’ostetrica dell’ospedale di Senigallia affetta da morbillo ha messo, in queste ore, sul tavolo del dibattito.

Come del resto, spetta anche anche al Governo e al Parlamento nazionali introdurre o innovare la normativa già vigente. Ognuno per le sue competenze, ognuno riguardo ai ruoli che ricopre.

Il caso di Senigallia ha aperto la porta del confronto, ma è ovvio che non ci sia tempo da perdere perché non si può operare sempre in termini di emergenza. La salute pubblica non è solo emergenza, ma anche prevenzione.

Altra cosa è la difesa della nostra struttura ospedaliera, che di fatto negli ultimi quindici anni è stata depotenziata grazie ad una serie di piani sanitari regionali, a cui anche Fabrizio Volpini e il suo partito (PD) hanno contribuito idealmente e materialmente a sostenere e ad attuare. Massimo BelloIl nostro Ospedale sta subendo un ulteriore attacco con atti amministrativi da parte di chi, Regione e ASUR, vorrebbe ridimensionarlo ancora, senza tener conto della sua funzionalità e della sua utilità strategica per Senigallia e per il territorio comprensoriale con circa centomila abitanti, che raddoppiano durante la stagione estiva.

Certo che i comitati e i paladini della sanità pubblica hanno a cuore il futuro dell’Ospedale di Senigallia, ma hanno a cuore anche quello dei servizi e delle strutture sanitarie del territorio vallivo. I paladini lo stanno dimostrando in questi mesi, ma lo hanno fatto sempre in questi ultimi quindici anni, mentre Tu, caro Fabrizio, appoggiavi e condividevi appieno le scelte del Governo regionale a guida DS-PD in materia di sanità, che poi hanno portato il nostro territorio ad essere la cenerentola dell’intero territorio regionale.

Caro Fabrizio i vaccini sono una cosa e la difesa dell’ospedale di Senigallia un’altra. Entrambe, quindi, sono battaglie che vanno combattute: SI’ ai vaccini e NO al depotenziamento del nostro Ospedale civile! Siamo d’accordo su entrambi, giusto? Ognuno agisce nella propria sfera di competenza, ma con un comune obiettivo.

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