Fratelli d’Italia chiede le dimissioni del sindaco indagato per l’alluvione di Senigallia
Liverani: "Il processo stabilirà se ci sono colpe e di chi sono, intanto l'etica prevede che si debba dimettere"
Tanto tuonò, che alla fine grandinò! E sono chicchi di grandine grossi un bel po’! Di quelli che potrebbero lasciare il segno, vedi Genova. Come era prevedibile e scontato per l’alluvione del 3 maggio 2014, che costò la vita a tre persone, tramite un’ANSA del 23 agosto abbiamo saputo che gli indagati sono 11, e che tra questi ci sono l’attuale Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi e l’ex Sindaco Luana Angeloni. E in questa estate assai torrida, “qualcuno” ora suderà freddo!
Quel “qualcuno” che in maniera spocchiosa ed arrogante aveva lanciato delle frasi vergognose, frasi che rilette oggi la dicono lunga sulla persona che le ha pronunciate e sull’intera vicenda:
7 maggio 2014: “Evento imprevedibile e anomalo”: Per la Procura, e per chi ha svolto le indagini, è l’esatto contrario visto che scrivono che non è stato assolutamente un evento imprevedibile…
21 gennaio 2015: “La Procura adesso sveli le bugie”: E infatti le ha svelate emettendo undici avvisi di garanzia, e di questi sono arrivati al ex Sindaco Angeloni e all’attuale: Mangialardi…
1 giugno 2015: “Più forte dell’alluvione”: Ma meno forte della Procura della Repubblica…
28 febbraio 2016: “L’inchiesta sull’esondazione del Misa non interessa il Comune di Senigallia, perché il fiume è di proprietà della Regione e la sua manutenzione compete alla Provincia”: La Procura è stata di parere diverso come era prevedibile, a nulla è valso il classico scaricabarile, perché le frasi del Sindaco Mangialardi sono aria fritta come sempre, quello che invece conta sono i fatti. E il fatto del momento è che la Procura della Repubblica ha “confezionato come un abito su misura” all’autore delle “meravigliose” frasi che avete letto, un avviso di garanzia (L’avviso di garanzia – art. 369 c.p.p. – è una comunicazione scritta inviata dal Pubblico Ministero alla persona sottoposta alle indagini, per informare un soggetto che nei suoi confronti si stanno svolgendo indagini in relazione ad un fatto previsto dalla legge come reato. Serve a garantire il diritto di difesa. NDR).
E ora il nostro Sindaco cosa dirà? Cosa farà? Si dimetterà? Rimarrà al suo posto? Ci regalerà qualche altra “perla” oratoria? Rimarrà in silenzio? Espatrierà? Si nasconderà? Si arrampicherà sugli specchi per salvare la sua “candidatura” alla cadrega del Parlamento? Se ne uscirà con frasi del tipo: “Ho fiducia nella giustizia”. Ci faccia sapere, pendiamo dalle sue labbra.
Fratelli d’Italia di Senigallia, visti i due gravissimi capi di accusa, non teneri, chiede le immediate dimissioni del Sindaco Mangialardi. Etica e correttezza questo prevedono. Atto dovuto le dimissioni, così il Sindaco potrà essere libero di studiare la linea difensiva del processo che si aprirà presto.
Gli avvisi di garanzia sono il primo passo di un percorso di verità che si concluderà alla fine di un processo che dovrà stabilire se ci sono e di chi sono le colpe di quanto avvenuto il 3 maggio 2014. A quel punto all’alluvionato Senigalliese verrà fatta giustizia! Potrà non piacere, ma il Procuratore dopo accurate indagini ha individuato ben 11 persone che un domani potrebbero essere dichiarati colpevoli da un Tribunale. Chissà se anche adesso il Sindaco conserverà la sua proverbiale “spocchia e arroganza”!
Fratelli d’Italia di Senigallia nell’augurarsi che il processo tiri fuori tutta la verità, rivolge un sentito ringraziamento al “Comitato degli Alluvionati”, coordinato dall’Avvocato Corrado Canafoglia, ma anche al Consigliere comunale Giorgio Sartini, per aver tenacemente perseguito un percorso che ha prodotto una notevole documentazione che ha sicuramente aiutato la Procura della Repubblica nel capire che cosa è avvenuto il 3 maggio del 2014, ma anche prima e dopo. Il Comitato degli Alluvionati non ha avuto il piacere di leggere le risposte alle domande che avevano rispettosamente ed educatamente rivolte al Sindaco diverso tempo fa. Poco male, sarebbero state sicuramente risposte inutili, ma ora il Sindaco le risposte dovrà darle quando un giudice lo interrogherà e ben difficilmente gli risponderà di essere “più forte dell’alluvione”!
Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia.
Quello che più fa specie , leggendo il corriere Adriatico stamane, é vedere riportato che per l'Angeloni alcuni reati stanno andando in prescrizione, mentre la procura ci ha messo più di 3 anni per arrivare, solamente, al punto in cui ci troviamo, con un processo che ancora non é nemmeno partito in primo grado. Viene da chiedersi il perché di questi tempi così misteriosamente lunghi, ma forse un'idea ce la siamo fatta un po' tutti..
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