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“Proposte di intervento per una Senigallia che sveli le bellezze nascoste”

I suggerimenti a 360° di Paolo Landi, che punge l'amministrazione: "tiepida e disinteressata a proposte esterne"

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I luoghi del Caterraduno 2012 - Piazza del Duca

Senigallia gode già di un indice di gradimento elevato ed ha tutti  i requisiti per collocarsi e competere ai vertici del turismo nazionale e internazionale se riuscirà ad avere una regia che sappia interpretare questo passaggio strategico sostenendo adeguate iniziative promozionali, favorendo e incentivando le manifestazioni di richiamo, migliorando l’accoglienza con l’ammodernamento delle strutture ricettive, ma soprattutto  puntando ad una città dal grande fascino e bellezza scommettendo su una pianificazione urbanistica innovativa di lunga  scadenza, da estrapolare come migliore soluzione tra le infinite simulazioni selezionabili con i criteri della fisica urbana che dovrà già da oggi guardare alla città di domani con congruenza e continuità individuandone il disegno più idoneo e funzionale.

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Commenti
Ci sono 3 commenti
leofax 2017-08-20 13:03:43
Il fatto stesso che manca un Assessore al Turismo, la dice lunga sulle scelte di questa Amministrazione Comunale. Tra l'altro, il Turismo stesso è fonte di inaugurazioni varie, perciò con un Sindaco che ama tanto la visibilità, vi pare che lascia il tutto, per il bene della città? Utopia!
Gnagnolo
Gnagnolo 2017-08-20 17:03:33
Prima di pensare ai salotti urbani, non sarà il caso di sistemare le situazioni di emergenza? Tipo la pavimentazione del centro storico e in particolare di via Pisacane, ridotta a un fronte di guerra.
arcimboldo 2017-08-21 06:14:32
Egr. Ing. Landi il problema è sempre lo stesso: dove si dovrebbero reperire i fondi? Mi sembra che il recente passato abbia dimostrato che non ci siano importanti realtà imprenditoriali, esterne alla realtà economica cittadina, che vogliano investire a Senigallia altrimenti ciò sarebbe già avvenuto. Molto immaginifico quello da lei descritto tuttavia torno a ripetere occorrerebbe un colossale impegno finanziario. Tutto bene fin quì, ma non illudiamoci di vivere in una sfera di cristallo, poichè le nostre vite sono da collegarsi agli eventi esterni a noi. Molto probabilmente in un futuro non tanto lontano sempre meno persone potranno permettersi vacanze protratte nel tempo, come stiamo già vedendo, oltre i tre-quattro giorni settimanali. Sappiamo già che il turismo di alto livello predilige le coste liguri e tirreniche dove si coniugano un'offerta culturale, di intrattenimento ed alberghiera di qualità. Difficilmente quindi questo tipo di clientela, che può spendere, si sposterebbe proprio sulla costa marchigiana. Da sempre infatti poco si è investito nel "vero" ammodernamento delle strutture turistico-ricettive e tutti sappiamo bene quali sono state le origini degli imprenditori nel settore del turismo in molti casi improvvisati. Soprattutto la cultura dominante a Senigallia ha sempre impedito un salto di qualità che avrebbe richiesto grande apertura mentale. Molti anni orsono, forse lei non se lo ricorda, venne fatta un'offerta da imprenditori arabi interessati all'area Sacelit-Italcementi che volevano, come contropartita, anche l'uso esclusivo della darsena e quindi del porto. Forse non si ricorda cosa è successo.... di sicuro si è persa una grande occasione che avrebbe avuto una ricaduta economica anche su tutta la città. Le suggestioni sono belle ma poi bisogna fare i conti con l'amara realtà.
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