“Il comitato è aperto a tutti, Bello è solo uno dei tanti cittadini coinvolti”
Serenella Curzi, coordinatrice del 'Comitato a difesa dell'Ospedale di Senigallia e del diritto alla salute', replica a PRC
In merito all’articolo pubblicato da Rifondazione comunista, non possiamo esimerci nel fare alcune considerazioni.
Facciamo notare, anzitutto, che l’articolo non è firmato da nessuna ‘persona fisica’ e questo non è corretto. Rifondazione comunista non abbia alcun timore di firmare i comunicati con un ‘nome e cognome’ e non si nasconda dietro il simbolo di un partito. Abbia il coraggio, la prossima volta, di scrivere il nome dell’autore o del responsabile, mettendoci la faccia. Nascondersi dietro un ‘simbolo’ non è un comportamento maturo e leale.
Non possiamo non far notare a chi legge l’articolo, o a chi l’abbia già letto, come Rifondazione comunista di Senigallia si preoccupi più della presenza e delle opinioni di Massimo Bello piuttosto che occuparsi di dare voce ai problemi della nostra città e del nostro comprensorio. Sinceramente, non riusciamo a comprendere i motivi che hanno portato i dirigenti di questo partito a scrivere questo comunicato.
Massimo Bello è uno dei tanti cittadini preoccupati delle sorti del nostro Ospedale e dei servizi sanitari della nostra città e dei Comuni della nostra vallata; la sua presenza, la sua esperienza amministrativa ed istituzionale ci aiutano, nel Comitato, a portare avanti la nostra battaglia per un ‘diritto di tutti’, quello alla salute.
Il nostro Comitato è un organismo ‘snello’, flessibile, non ha organigramma, ma è ‘libero’ da ogni condizionamento. Chi lo desideri, può farne parte (come ha fatto Massimo Bello), sostenendoci e contribuire fattivamente – ad esempio – alla raccolta delle firme per presentare la Petizione alla Regione e all’Asur.
Massimo Bello è uno dei tanti cittadini, che mettono a disposizione un po’ del loro tempo, come tanti, per portare avanti una causa, che interessa tutta la comunità. Il nostro Comitato è aperto a chiunque, non fa alcuna distinzione di natura politica. Tutti possono aderirvi e una cosa è certa: non abbiamo ‘padrini’ politici o partiti che ci dicono cosa fare o cosa non fare.
Invitiamo, pertanto, il Partito della Rifondazione comunista ad evitare ‘strumentalizzazioni infantili e fatte su commissione‘, ma soprattutto lo invitiamo, la prossima volta, a dirci chi ci sia dietro la firma dell’articolo. Almeno potremo interloquire con una o più ‘persone fisiche’, invece di un ‘fantomatico e generico partito’, di cui fino ad oggi a Senigallia si erano perse le tracce.
Serenella Curzi
Coordinatore pro-tempore del “Comitato a difesa dell’Ospedale di Senigallia e del diritto alla salute”
co.ospedale.salute@libero.it
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