Rifondazione sulla sanità di Senigallia: “Massimo Bello, ci vuole coraggio…”
"Ci vuole coraggio a chiedere l'unità ai cittadini dopo aver costituito un secondo comitato invece di confluire nel primo"
Il nuovo candidato sindaco Massimo Bello… a no? Non siamo in campagna elettorale?
Ops, chiediamo scusa, ma le costituzioni dell’associazione Energie per Senigallia prima e del Comitato a difesa dell’Ospedale e del diritto alla salute poi, a questo fanno pensare.
Del resto Bello stesso la definisce un’“occasione da non perdere” chiedendo l’unità.
Ci vuole coraggio a chiedere l’unità ai cittadinidopo aver costituito un secondo comitato invece di confluire nel primo, costituito da semplici cittadini, mettendo al loro servizio le proprie, e quelle dell’Associazione Nazionale dei Consumatori, competenze e capacità; anzi si è ben preoccupato di prenderne le distanze definendosi, nel comunicato di presentazione, “organismo distinto dal simile Comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia”.
Ma chiediamo di nuovo scusa per l’inesattezza, Bello non ha chiesto l’unità dei cittadini, ma delle istituzioni e dei rappresentati politici territoriali, i cittadini si possono limitare a mettere una firma senza preoccuparsi di cosa altri hanno preparato per loro.
Rifondazione prende le distanze da questo modus operandi che ha svilito, demotivato ed annullato il senso della “sovranità popolare”, intesa come interessamento diretto del popolo che ragiona, studia, decide ed agisce quella politica che gli gestisce poi la vita, l’unica forma per noi in grado di portare risultati e diritti.
Per questo Rifondazione da tempo collabora nelle attività di iniziativa popolare al fianco di quei cittadini generosi ed intraprendenti, stanchi di subirla la politica, ma con piuttosto la voglia di essere protagonisti, di smettere di lamentarsi e riprendere in mano i propri diritti. Eravamo a raccogliere firme per le trivelle, per i referendum dell’acqua, per quelli sociali, eravamo nel comitato per il No al referendum costituzionale e all’Italicum, e siamo tutt’ora nelle Brigate di Solidarietà Attiva nei territori terremotati.
I cittadini hanno bisogno di serietà, credibilità e presenza attiva.
Per questo auguriamo buon lavoro a tutti i Comitati cittadini impegnati nella difesa dei nostri diritti messi in pericolo dalla deriva neoliberista, privatistica nel caso della sanità.
Avanti per lottare contro la chiusura dell'ospedale!!!
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