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Unione Civica: “Esautorato il presidente Angeletti sulla sanità. Le ingerenze di Romano”

"A chi giova perdere altro tempo? Noi disposti a ritirare il nostro ordine del giorno a favore di uno condiviso da tutti. Ma subito"

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L'ospedale di Senigallia

Il presidente del Consiglio Dario Romano, che pur stimiamo per come conduce i lavori consiliari, ha esautorato di fatto i poteri del presidente della Commissione Sanità Angeletti. In una lettera a noi inviata (in cui sconsiglia la convocazione del Consiglio Comunale subito senza prima un passaggio in Commissione per l’approvazione del nostro ordine del giorno contro lo smantellamento dei reparti ospedalieri), il Presidente propone di imperio di “far convocare” (queste le parole esatte) alla Angeletti la Commissione per fine agosto.

Ciò denota una gravissima ingerenza di poteri in seno all’autonomia (che quindi di fatto non ha) che dovrebbe avere il presidente di Commissione. Il che ci fa pensare che non sia stato allora il presidente Angeletti a stoppare la convocazione della Commissione ai primi di Giugno, ma direttamente Dario Romano. Il che è ancora più grave. Il Presidente del Consiglio dovrebbe avere un maggior rispetto del Regolamento, dello Statuto, delle regole e delle Istituzioni.

In una lunga lettera al Presidente del Consiglio abbiamo ricordato i fatti: i sottoscritti avevano chiesto il 7 giugno u.s. la convocazione della Commissione sanità in relazione al progressivo smantellamento dei reparti ospedalieri chiedendo la convocazione dei direttori Marini e Bevilacqua; il presidente Angeletti non la convocava spiegando in via informale che i direttori non erano disponibili (come se dovessero essere le istituzioni comunali a loro disposizione e non viceversa); decidevamo pertanto di irrompere nella saletta del monoblocco in cui si teneva una riunione “riservata” tra i direttori Marini e Bevilacqua ed esponenti del PD insieme con alcuni medici per pretendere il confronto da loro stessi negato.

In quella occasione abbiamo dichiarato che non ce ne saremmo andati senza la garanzia di una data per tenere la famosa Commissione da noi richiesta; il sindaco, presente in quella sede, ha allora garantito una data certa chiedendo disponibilità formale ai due dirigenti Asur. E così è stato. Il 24 luglio però, girono della Commissione, non si è discusso l’ordine del giorno sulla revoca delle delibere di smantellamento. Conseguentemente veniva disposto un breve rinvio di commissione. Poche ore prima del giorno indicato per i lavori, il presidente Angeletti, probabilmente eseguendo la volontà del Presidente Romano, disdiceva la Commissione adducendo l’assenza del sindaco e dell’assessore Girolametti. Presenza da noi non pretesa nella richiesta di convocazione, anche perchè l’approfondimento è competenza esclusiva del Consiglio Comunale e non della Giunta. A questo punto, ci dica il Presidente a che gioco sta giocando. Noi continuiamo a ritenere che tutto il Consiglio Comunale debba esprimersi con un ordine del giorno condiviso a difesa dell’ospedale. Se dovesse servire ritirare la nostra proposta per presentarne una condivisa da tutti i gruppi consiliari, lo faremo senza esitazione. Ma si convochi ora il Consiglio Comunale. Di tempo ne è già stato perso troppo.

da Roberto Paradisi
Luigi Rebecchini
Alan Canestrari

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