L’arte tra scultura, fotografia e medaglie: l’incontro al Musinf di Senigallia
Serata dedicata al famoso scultore e medaglista russo Viacheslav Kovalenko, membro dell'Unione degli Artisti Russi
La comunicativa ed il perfetto italiano della moglie di Viacheslav Kovalenko – l’interprete, critico e storico dell’arte Lyuba Krasnoselskaya – hanno a reso piacevolissima la serata di venerdì 21 luglio al Musinf per gli incontri estivi d’arte. Una serata dedicata al famoso scultore e medaglista russo Viacheslav Kovalenko, membro dell’Unione degli Artisti Russi, che è stata introdotta dai fotografi Anna Mancini, promotrice dell’incontro, e Giorgio Pegoli.
Kovalenko, dopo il dottorato concluso nella facoltà di scultura di San Pietroburgo, è poi entrato in accademia come docente di grado superiore. Negli anni tra il 2001 ed il 2014 Kovalenko ha anche partecipato a simposi internazionali in Cina, realizzando, tra l’altro, le statue di marmo “Il volo di Euridice” e “La mattina”, che fanno ora parte della decorazione dei parchi di Pechino e di Yantin ed i bronzi “I lottatori” e “Guerriero solitario”, collocati nei parchi di Chanchun e di Changsha.
Durante la serata al Musinf nel racconto dell’esperienza artistica di Kovalenko, che ha avuto tante affermazioni nel campo della scultura, è stata messa in risalto anche una pagina dedicata alla sua attenzione per la pratica della fotografia.
Nato nel 1970 a Makhachkala (Kaukaso, USSR), Kovalenko è vissuto fino 1985 nella città di Piatigorsk. In lui l’interesse per le arti visive si è manifestato fin dalla giovanissima età. Dal 1981 al 1985 ha frequentato il gruppo “Plamja”, scuola per giovani giornalisti in cui oltre alla redazione di articoli, si facevano fotografie per le notizie di cronaca, si creava il design del giornale, che poi si pubblicava. La conoscenza con un famoso ballerino e coreografo Nikita Dolgushin, un grande amico di Baryshnikov e Nuriev, ha fatto rinascere in Kovalenko anche la passione della giovinezza per la fotografia. E’ stato in quel periodo infatti che Viacheslav Kovalenko ha lavorato come fotografo ufficiale del Teatro Statale dell’Opera e Balletto del Conservatorio di San Pietroburgo ed ha scattato immagini durante i balletti di Nikita Dolgushin, tra qui Il lago dei Cigni, La Cenerentola, Giselle, Lo schiaccianoci, Carmen ed i balletti di epoca di Serghey Djaghilev.
Negli ultimi anni ha sviluppato i rapporti con l’Italia, portando gli studenti al Premio Mannucci ad Arcevia e facendo i master-class all’Accademia di Macerata. La scultura rimane sempre la sua passione della vita, ma sua nuova passione è l’arte della medaglia. Ha appena creato quella di Piticchio, il noto castello di Arcevia. Sta lavorando intorno alla realizzazione di altre medaglie, tra cui una dedicata a Rossini.
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