Operazione anti clandestini a Senigallia: 30 posti letto in un’abitazione sulla statale 16
Scattano le espulsioni per 7 bengalesi e sanzioni per 5.000 euro. L'appartamento in condizioni di assoluto degrado
E’ di sette persone irregolari per cui è scattata la procedura di espulsione dello Stato italiano e di sanzioni per migliaia di euro l’esito dell’operazione della Polizia di Senigallia contro l’immigrazione clandestina. Tutto si è svolto dalle prime ore di mercoledì mattina, 19 luglio, quando gli agenti del Commissariato di Polizia, unitamente ai colleghi del reparto anticrimine di Perugia, dell’ufficio immigrazione della Questura dorica e ad unità cinofile, si sono recati presso un appartamento in via Podesti (statale 16 Adriatica) dove erano stati segnalati movimenti sospetti sia di giorno che di notte.
All’interno dell’abitazione, in condizione di assoluto degrado, sono stati contati ben 30 posti letto e trovate 19 persone di origine bengalese. I locali, sudici e maleodoranti, erano anche pieni di oggetti di vario tipo, che si è scoperto poi essere destinati alla vendita ambulante sull’arenile.
Dai controlli è emerso che alcune persone risultavano destinatari di provvedimenti amministrativi emessi da diverse Questure d’Italia, mentre sette di loro (un ottavo precedentemente segnalato come irregolare è risultato poi in regola con le norme sul soggiorno) erano irregolari in Italia. In particolare, uno era già destinatario di un’espulsione emessa dal Questore di Roma: nei suoi confronti si è proceduto ad un’altra espulsione nonché alla denuncia all’autorità giudiziaria per l’inottemperanza all’ordine di lasciare il territorio dello Stato.
Sette dunque i procedimenti di espulsione attivati con decreti firmati dal Prefetto di Ancona e con trattenimento del passaporto; uno dei sette irregolari è stato accompagnato a Fiumicino per il successivo rimpatrio in Bangladesh.
Ulteriori controlli, ancora in essere, hanno riguardato la posizione del conduttore dell’immobile, anch’egli bengalese, per verificare se responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nel qual caso scatterebbe la denuncia.
Considerato che non vi era alcun atto per la cessione o l’affitto dell’appartamento, sono state elevate contestazioni amministrative per un totale di oltre 5.000 euro.
L’immobile stesso è in condizioni di degrado e non solo: sono stati fatti intervenire i Vigili del fuoco per una perdita di gas che ha poi portato alla chiusura del contatore.
Sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Locale per le verifiche circa eventuali situazioni di abusivismo all’interno dell’immobile, nonché personale dell’ASUR per i profili di carenza igienica ed abitabilità dell’immobile. All’interno sono state rinvenute persino parti in amianto.
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