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A Palazzetto Baviera l’omaggio al tenore di Senigallia Francesco Pierelli

Si terrà giovedì 13 luglio l'iniziativa nel'ambito della rassegna "Musica Nuova Festival XXVI"

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Francesco Pierelli

L’Associazione Musica Antica e Contemporanea propone il quarto appuntamento della rassegna di musica contemporanea Musica nuova festival XXVI, edizione 2017, con la direzione artistica del M° Roberta Silvestrini, presentando giovedì 13 luglio un omaggio al tenore senigalliese Francesco Pierelli “le arie d’opera tra ‘700 e ‘900”, a cura della musicologa Paola Ciarlantini, presso il palazzetto Baviera di Senigallia, alle ore 21.30.

Il concerto, in collaborazione con il Comune di Senigallia, l’assessorato alla cultura, ospiterà il Coro S. Giovanni Battista e la pianista Lorenza Mantoni, diretti dal M° Roberta Silvestrini. Durante l’omaggio al tenore senigalliese Pierelli si potrà ascoltare una bellissima melodia del ‘900 che registrò in un disco in vinile nell’America Latina. All’incontro parteciperanno i nipoti del cantante senigalliese, a cui è intitolata una via della città di Senigallia (Daniela Sabatini, Francesco Sabatini, Francesca Manizza, Paolo Manizza) che racconteranno alcuni avvenimenti inediti del loro nonno).

Francesco Pierelli nacque nell’antico rione del Portone-Borgo Nuovo a Senigallia il 22 marzo 1886 da modesta famiglia di artigiani. Sino ai 20 anni professò il mestiere di falegname, ma avendo già dato notevoli prove di possedere una limpida voce da tenore, fu esortato a frequentare una scuola di canto. Con grandi e coraggiosi sacrifici aveva affrontato le spese necessarie per l’iscrizione e la frequenza del Liceo musicale G. Rossini di Pesaro, quando fu richiamato per l’impresa di Libia del 1911. Dopo parecchi mesi di permanenza in Africa fu congedato e potè riprendere gli studi che concluse poi sotto la guida dei Maestri Bracci e Melocchi. Debuttò nel 1914 al Verdi di Bologna accanto alla celebre soprano Ines Maria Ferraris, con esito felicissimo e la stampa dell’epoca ne esaltò le doti squisite di interprete. Successo che poi confermato, poco dopo, dall’esito di un concorso musicale indetto a Parma in cui il Pierelli riuscì quarto, dopo Beniamino Gigli. Già si apriva per lui una carriera quanto mai felice e promettente, quando la guerra mondiale lo costrinse per tre anni sotto le armi: nelle pause della guerra ebbe però il modo di farsi valere e notevole successo di pubblico e di critica ottenne al “Teatro delle Muse” in Ancona nel Rigoletto di Verdi. Da questo momento ebbe inizio la sua vera carriera con affermazioni sempre più lusinghiere. Tutti i maggiori teatri italiani lo ebbero interprete, elegante e delicato delle più belle figure della lirica, nelle opere Rigloletto, Butterfly, Werther, Manon, Lucia di Lammermoor, Elisir d’Amore, Barbiere di Siviglia, Favorita, Tosca, Wally, Bohème, Sonnambula, faust, Mefistofele ed altre e parecchie volte accanto ad artisti celebri dell’arte lirica.
I suoi concittadini rammentano con amore le sue recite nel glorioso teatro La Fenice nelle esecuzioni di Werther, di Bohème, di Rigoletto e Barbiere di Siviglia. Queste due ultime, accanto al celebre baritono Carlo Galeffi. In seguito attraversò l’Atlantico per sbarcare nell’America latina, esibendosi a Rio de Janeiro, Montevideo e Buenos Aires, dove venne sepolto con grandi onoranze.

In caso di cattivo tempo il concerto del 13 luglio sarà effettuato presso l’Auditorium s. Rocco di Senigallia.

 

da Ass. Musica Antica e Contemporanea

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