“Non mi preoccupa andare a Ancona, Pesaro o Jesi, basta che siano organizzati”
Perini sullo smantellamento dell'Utic di Cardiologia: "Siamo ancorati alle logiche che hanno generato sprechi nella sanità"
Siccome un pacemaker si spera di metterlo una volta nella vita o di non metterlo mai, se dovesse fermarsi il mio cuore non sarebbe di certo la mia prima preoccupazione il dover andare in Ancona o a Jesi o a Pesaro a metterlo. La mia preoccupazione sarebbe esclusivamente quella di venire operato in una struttura organizzata con la migliore casistica. Punto.
Un po’ come i parti. Se dovessi mai avere un figlio preferirei che il parto avvenisse in una struttura che ne fa 300 in un anno piuttosto che in una che ne fa 100.
La questione è delicata e complessa. La necessità di razionalizzare le risorse dedicate alla sanità stante la recente crisi economica globale e il progressivo invecchiamento della popolazione è una vera e propria necessità da affrontare politicamente facendo un passo indietro e lasciando ai decisori tecnici la migliore riorganizzazione delle nostre strutture ospedaliere.
Tutto il resto è figlio di ragionamenti anacronistici.
Ci lamentiamo degli sprechi e abbiamo vissuto l’età dei reparti di chirurgia, ginecologia e medicina nei piccoli paesini come Ostra Vetere. Rimaniamo ancorati alle logiche che hanno generato sprechi e hanno messo in crisi la sostenibilità del sistema sanitario.
Se si ha a cuore la salute delle persone, intanto partiamo con il dare un’informazione corretta senza fare allarmismo. Certo monitorando ciò che accade, e indirizzando le scelte secondo quelli che sono i nostri reali bisogni, ovvero quelli di una città che ha un periodo, quello estivo in cui la popolazione si quadruplica, e una residenzialità, la cui età media si sta innalzando.
Lì occorre avere reparti di eccellenza ed essere – come già si è nel caso delle strutture protette come l’Opera Pia o l’ex Irab – dei punti di riferimento regionale e non solo.
Massima attenzione al lavoro del Pronto Soccorso e alle Unità di Emergenza che hanno notevoli carichi di lavoro e vanno sostenute in maniera forte, con personale e mezzi.
Maurizio Perini
Progetto In Comune
Cinque anni fa, ho avuto un infarto e se ancora la racconto, debbo ringraziare prima il Pronto Soccorso senigalliese e poi l'UTC che mi hanno preso per i capelli. Se come dice la delibera regionale che il tutto viene spostato ad Jesi e Fabriano o Torrette di Ancona, a quel tempo ero in vacanza sulla collina delle Grazie. Ai nostri cari politici locali, vorrei ricordare che esiste in maniera virtuale, un bel cartello, sotto quello stradale che indica i cimiteri locali che dice:
C'e ancora posto. Ti aspetto.
Leonardo Maria Conti
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