All’incontro Anci Marche-Ministro dell’Interno, il Sindaco ha espresso soddisfazione per i decreti su immigrazione e decoro urbano. Sappia che sono in odore di incostituzionalità e che piacciono a destra: escludere gli emarginati e chi esprime il dissenso lede solo i diritti umani e democratici.

Ringraziare il ministro dell’Interno Domenico Minniti per i decreti su sicurezza urbana e immigrazione? Il Laboratorio Sociale “Filippo Benedetti” di Senigallia vuole ricordare al Sindaco di Senigallia e presidente dell’Anci Marche, Maurizio Mangialardi, che prima di lui già Roberto Maroni, Giovanni Toti, Luca Zaia e altri a destra avevano espresso apprezzamento per queste due norme in odore di incostituzionalità che ledono principi democratici e diritti umani.

Norme, inoltre, approvate con la formula del decreto legge di cui, visto il calo di reati (-9,4% come affermato dallo stesso Minniti), non se ne vede né la necessità né l’urgenza. Come , Laboratorio sociale Benedettiquindi, non solo non ringraziamo il ministro, ma respingiamo totalmente questa legge e, come abbiamo detto pochi giorni fa in un incontro sul tema, ci stiamo adoperando con associazioni e giuristi per la costruzione di una campagna di informazione e di lotta per la libertà di espressione, di dissenso, di movimento nei territori e per il diritto all’asilo politico.

Perché crediamo che, soprattutto in questa fase storica, l’unico decoro urbano da tutelare sia il vietare le città a fascisti e razzisti.

“...ringraziamo il Ministero dell’Interno ed il Governo perché ci consente di avere un buon decreto che permette realmente ai Comuni di contribuire alla lotta al degrado urbano e sociale e ad isolare quei soggetti propensi a delinquere“. Questo ha dichiarato Mangialardi, a nome dei sindaci marchigiani, a Minniti durante l’incontro di alcuni giorni fa tra l’Anci Marche e il titolare del ministero dell’Interno. Invece del plauso ufficiale di Mangialardi e del Partito Democratico della Regione Marche, però, sarebbe stata apprezzabile una critica razionale e motivata, visto che le leggi in questione sono duramente contestate da giuristi e avvocati democratici e da tante associazioni che da anni lavorano sul fronte dei diritti umani e della lotta all’esclusione sociale (tra cui Antigone, Arci, Acli, Fondazione Migrantes, Legambiente, Libera, Medici senza Frontiere, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana).

Elementi come l’utilizzo di “fermi preventivi“, che hanno bloccato per decine di ore centinaia di manifestanti che si recavano ad un corteo regolarmente autorizzato, ammassati sui propri pullman e, addirittura, in veri e propri centri di identificazione; l’abolizione del secondo grado di giudizio per il riconoscimento del diritto di asilo per i migranti e l’eliminazione del contraddittorio nell’unico grado di giudizio sono, infatti, una palese e grave violazione degli articoli 3, 21 e 24 della Costituzione.

Quindi, appare chiaro che, in linea con le politiche neoliberiste dei Trattati Europei imposte dai mercati, dalla grande finanza speculativa e dalla Bce, praticate dai partiti politici di centrodestra e di centrosinistra in tutta l’Unione Europea, i “soggetti propensi a delinquere” diventano coloro che, a livello sociale e politico, sono contro o ai margini: i poveri, i migranti e chi esprime dissenso. Globalizzazione ed economia capitalista, insomma, prima, producono povertà, diseguaglianze e sfruttamento e, poi, reprimono chi si oppone e cacciano chi “offende” il decoro urbano.

da Laboratorio Sociale “Filippo BENEDETTI” Senigallia