Più abitanti e meno parcheggi: l’estate porta polemiche a Senigallia
Fa ancora discutere il provvedimento sulla statale Adriatica, mentre è caos sul lungomare Mameli per la sosta selvaggia
La viabilità senigalliese e la sosta selvaggia tornano al centro del dibattito cittadino. E delle polemiche. Non solo per i provvedimenti che hanno modificato alcune abitudini, vuoi che siano per cause di forza maggiore o meno; anche per le misure che devono essere intraprese ogni estate a fronte dell’aumento di persone, traffico e mezzi sul lungomare di Senigallia e sulla statale Adriatica.
Sulla nota arteria che attraversa la città, la SS 16, il dibattito si era incentrato sui cartelli spuntati dal 1° giugno con il divieto di sosta e fermata e validità 0-24. Un provvedimento che non è piaciuto a molti residenti perché, di fatto, costringe chi non ha disponibilità di un garage o cortile per l’auto a parcheggiare lontano da casa. Ciò in concomitanza con l’aumento del numero dei residenti e turisti con l’inizio dell’estate, e di conseguenza con l’aumento dei veicoli che sostano lungo la principale strada di Senigallia.
“Vorrei innanzi tutto precisare – risponde il sindaco Mangialardi a un cittadino – che sulla banchina è normalmente interdetta la sosta ai veicoli, quindi di fatto non è intervenuto nessun cambiamento effettivo con l’installazione della segnaletica verticale: la nostra operazione è piuttosto indirizzata ad una maggior evidenza del divieto di sosta limitando al minimo il margine di errore degli automobilisti laddove la segnaletica orizzontale non sia sufficientemente chiara. Il rispetto del divieto di sosta contribuisce tra l’altro ad un miglioramento della visibilità sia per quanti dalle abitazioni private debbano immettersi nella via, sia nei pressi delle intersezioni, riducendo pertanto in modo sostanziale la possibilità di incidente“.
In alcuni casi, è stato possibile risolvere la situazione adibendo aree vicine a parcheggi riservati ai residenti. Come nel caso di via Podesti, dove due condomini hanno raggiunto un’intesa (ma ancora nulla più che una promessa) con l’amministrazione comunale perché l’area di proprietà dell’ente venga attrezzata per il parcheggio di chi abita nelle vicinanze.
Ma la sosta (in questo casa la cd sosta “selvaggia”) è al centro anche di altre polemiche che interessano il lungomare senigalliese e, principalmente, il lungomare Mameli, a nord del porto. In molti tratti, proprio dall’area portuale fino a via Zanella, la carreggiata è ristretta, causando difficoltà sia a chi è solo in transito, sia a chi vi risiede, con molteplici chiamate alla Polizia Municipale perché gli agenti intervengano a risolvere le varie situazioni.
A questo “si è altresì aggiunta la penosa situazione della viabilità, legata alla sistemazione del ponte II Giugno, che ha portato a numerose problematiche per l’accesso al lungomare Mameli ed in particolare allo svincolo posto a ridosso del porto (dove si contano già numerosi piccoli incidenti… per ora). Scriviamo – si rivolgono al sindaco due residenti – perché si possa trovare una soluzione per l’accesso sud, in attesa che siano realizzate le tanto sperate opere (principali ed accessorie) per l’accesso al centro dal lungomare Mameli, e perché si possa nel frattempo tamponare tale situazione con piccoli, ma fondamentali interventi“.
“E’ complicato – risponde loro il primo cittadino – trovare nuove soluzioni per migliorare la viabilità dopo la necessaria e improrogabile chiusura di ponte II Giugno; comprendete bene, infatti, che senza gli oneri di urbanizzazione previsti per la realizzazione del complesso turistico-ricettivo dell’area ex-Sacelit non è possibile ad oggi immaginare la costruzione di nuove vie di comunicazione con lungomare Mameli. Per quanto riguarda invece il controllo della viabilità e della sosta, gli agenti della nostra Polizia Municipale avranno come ogni anno il compito di monitorare sia il traffico che il rispetto dei passi carrabili, soprattutto nei quartieri che durante la stagione estiva, per la loro posizione, sono inevitabilmente sottoposti ad un maggiore transito e posteggio di veicoli“.
Foto di repertorio
Se era per un problema di sicurezza, avresti dovuto fare il diavolo a 4 per cercare di tenerlo aperto al traffico, e invece non hai fatto nemmeno un test. Come fai a dire che non sostiene carichi, se non hai fatto fare le prove di carico?
Siete ridicoli.
Per i tanti veicoli che in estate sostano in via Mameli, si potrebbe utilizzare l'area ex Italcementi e non Sacelit dove vi sono le fondamenta degli edifici. Questa dovrebbe essere recintata e depolverizzata, perchè in caso di pioggia si rischia il pantano. Non ci starebbe male nemmeno un tetto in cannucciaia. Si pagherebbe un tiket, il quale servirebbe, per usufruire di un servizio navetta con capolinea dal parcheggio fino a quello del Cesano della linea 5., con orario 7-24.
Nel mese di agosto, vista la maggior affluenza il servizio navetta dovrebbe essere raddoppiato.
Con detta soluzione,la via Mameli sarebbe completamente libera, salvo i parcheggi privati esistenti degli alberghi e dei privati.
Leonardo Maria Conti
Sono a segnalare una serie di abusi edilizi, che mi ha lasciato di stucco:
Sulla spiaggia da cesano a marzocca, c'é una catena interminabile di bandiere che sventola impunemente, che vengono continuamente alzate e abbassate , senza nemmeno esporre sulla strada il cartello che richiama il permesso di costruire, da qui deduco l'abuso edilizio.
Siccome ho letto recentemente e la vicenda della bandiera sopra e l'ex Columbia, ecco... credo che anche questi aumenti di cubatura, che modificano il nostro paesaggio in modo grave, non vadano bene.
Approfitto quindi, per segnalarveli, fiducioso che smetterete un'ordinanza di demolizione, per ogni pennone a cui é attaccata una bandiera sulla spiaggia.
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