“Razzismo fa rima con bullismo”, si è concluso a Senigallia il progetto del Centro Le Rondini
"Una partita per sconfiggere l'ignoranza": coinvolte 12 classi dell'Istituto Senigallia Centro-Fagnani
Si è concluso il progetto “Razzismo fa rima con bullismo. Gioca una partita per sconfiggere l’ignoranza”, proposto dal Centro interculturale le Rondini con il Patrocinio del Garante per l’infanzia e l’adolescenza – Ombudsman delle Marche.
Il progetto è stato rivolto a 12 classi della scuola primaria dell’Istituto comprensivo statale Senigallia Centro – Fagnani, con una risposta molto positiva da parte di tutti gli insegnanti e degli alunni delle classi rispettivamente: 3,4,5 A e 3 B della scuola primaria Vallone; 3 A e 3 B della scuola primaria Aldo Moro; 3 A, 3 B, 4 A e 4 B, 5 A e 5 B della scuola primaria Giovanni Pascoli.
Il gioco da tavolo, quasi interamente realizzato dai bambini del centro le rondini, aveva l’intento di contrastare fenomeni di bullismo di stampo razzista, migliorare il clima nelle classi con alta percentuale di bambini di origine straniera, sensibilizzare i bambini a raccontare le proprie esperienze personali a riguardo. La strategia migliore infatti per combattere il bullismo/razzismo è la prevenzione, alla base della quale c’è la promozione di un clima culturale, sociale ed emotivo in grado di scoraggiare sul nascere i comportamenti di prevaricazione e prepotenza, insegnando già fin da piccolissimi il rispetto della diversità, delle regole e ad affrontare i conflitti invece di negarli.
Il gioco è stato presentato dai volontari dell’associazione Le Rondini e da un giovane di origine pakistana creando una situazione interattiva, dove i bambini hanno superato delle prove pratiche che erano presenti nelle caselle del gioco, raccontando inoltre le proprie emozioni e le proprie vicende su atti di bullismo e razzismo subite o viste subire. In altre caselle i bambini hanno potuto conoscere risposte adeguate per difendersi da eventuali episodi spiacevoli e hanno dimostrato di essere consapevoli del fenomeno bullismo/razzismo anche grazie a percorsi già affrontati con le proprie maestre.
Inoltre i partecipanti hanno saputo immedesimarsi dimostrando di comprendere il messaggio che si voleva lasciare e la conferma è stata la realizzazione di bellissime filastrocche e poesie, scritte in classe o a piccole squadre che abbiamo raccolto e consegnato come frutto del lavoro fatto insieme.
Sono stati consegnati alle classi, un attestato di partecipazione e un piccolo segnalibro per ogni bambino di ringraziamento per l’impegno e la preparazione dimostrata.
Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa per la collaborazione e disponibilità dell’istituto scolastico, per la fiducia del Garante per l’infanzia e adolescenza, e, soprattutto per i bambini che sono stati i veri protagonisti e autori per la denuncia di un problema così dilagante, riconoscendo essi stessi i campanelli d’allarme.
E’ importante infatti che gli adulti, genitori e insegnanti, tengano presente che il monitoraggio e l’intervento sul bullismo/razzismo devono avere continuità nel tempo, poiché intervenire saltuariamente su qualche episodio non risolve il problema. Gli adulti responsabili del benessere dei ragazzi devono collaborare in modo da creare omogeneità negli interventi e nelle risposte al bullismo/razzismo.
Per contatti: Associazione Le Rondini Onlus, lerondinisenigallia@gmail.com.
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