Senigallia, frasi minacciose sui social dopo l’incontro di Sol.Id. boicottato
Arvultùra: "Organizzazione che fa capo a CasaPound. Se usa violenza e istiga all'odio razziale non deve avere spazi"
“Rastrellamenti e rappresaglie a Senigallia“, “bonificheremo anche Senigallia“. Non sono passate inosservate le frasi minacciose degli esponenti di CasaPound scritte sui social network, con tanto di “like” da parte di alcuni simpatizzanti senigalliesi.
Le frasi sono emerse dopo l’iniziativa di sabato 20 maggio, quando all’hotel Duchi della Rovere si sono riuniti alcuni affiliati all’organizzazione Sol.Id. In un primo momento si sarebbero dovuti incontrare in un’altra struttura senigalliese ma la concessione della sala è stata revocata a seguito di un incontro con gli attivisti dello Spazio Comune Autogestito Arvultùra: nell’occasione è stato presentato un dossier in cui vengono contestati modi e metodi dell’organizzazione Sol.Id. accusata da Arvultùra di non avere nulla a che fare con le attività umanitarie.
“Noi abbiamo regolarmente affittato la sala – replica Roberto Frulla, direttore dell’hotel Duchi della Rovere – come facciamo in tante altre occasioni. Non chiediamo agli organizzatori i motivi che vi sono dietro“.
“Proprio per questo presenteremo il dossier su Sol.Id. a tutti i proprietari e gestori degli alberghi – spiega Nicola Mancini –, parleremo con l’associazione degli albergatori e le altre associazioni di categoria di Senigallia: “io non sapevo” è una frase che non si deve più sentire“.
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