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“Altroché scomparsa, Equitalia cambia nome e avrà più poteri vessatori”

Lega Nord e Fratelli d'Italia denunciano i metodi forzosi di cui il nuovo ente potrà disporre dal 1° luglio 2017

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Equitalia

Lo Stato Italiano deve fare cassa a tutti i costi e non si vergogna nel continuare a vessare gli Italiani. Il bello è che lo fa quasi di nascosto, ossia non comunicando nulla a nessuno e lasciando l’Italiano davanti a delle amare sorprese. Parliamo del “nuovo” Ente che andrà a sostituire Equitalia dal 1° luglio. Lega Nord e Fratelli d’Italia, visto che non lo ha fatto ancora nessuno, intendono spiegare le “novità”, non piacevoli, di quello che accadrà tra un mese e mezzo.

Se vi ricordate Matteo Renzi dichiarò, con squilli di tromba e rulli di tamburi, che Equitalia sarebbe scomparsa. Niente di più falso, il nuovo Ente si chiamerà “Agenzia delle Entrate – Riscossioni” e avrà molti più poteri di Equitalia, poteri chiaramente vessatori. Incominciamo con il dire che l’art. 3 della Legge n. 225/2016 prevede che questo nuovo Ente possa tranquillamente accedere direttamente nell’anagrafe tributaria, nelle banche, nell’INPS e nei nostri conti correnti.

In pratica questo permetterà al nuovo Ente, decorsi i 60 giorni dall’avviso di accertamento (la famosa cartella!) di ordinare alla banca di versare la somma dovuta direttamente all’Agenzia! Prima invece ci voleva una autorizzazione del giudice. In pratica un prelievo “coatto” senza se e senza ma. E non è tutto: se quel contribuente che ha ricevuto una cartella esattoriale, ha, per caso, un immobile in affitto, il nuovo Ente potrà obbligare l’inquilino a versare l’affitto non al padrone di casa, ma all’Agenzia!

Pensavate che si fermassero qui le novità? Assolutamente no! Il decreto legge 50/2017 ha modificato la normativa sui pignoramenti immobiliari. Prima Equitalia avvisava che se non pagavi entro 30 giorni avrebbe messo ipoteca sull’immobile (esclusa la prima casa), ma solamente se questa, o queste, avevano un valore singolo superiore ai 120 mila euro, con le nuove regole invece si considererà il valore complessivo degli immobili di proprietà del contribuente moroso, e se questo supererà i 120 mila euro diventerà possibile iscrivere ipoteca e successivamente procedere alla vendita del bene. Visto che la prima casa è rimasta ancora intoccabile, ecco che lo Stato “aggredisce” le seconde e le terze case, ma anche i box auto!

Conti, tasse e tariffe, indicatore Isee, economia e finanzaTutto questo avviene, anzi è avvenuto e avrà decorrenza dal 1° luglio 2017, pur esistendo una sentenza della Corte di Cassazione che aveva dichiarato illegittimo il prelievo forzoso dal conto corrente del contribuente moroso. Lo Stato quindi ha ignorato questa sentenza e ha proseguito verso il suo scopo che è quello di riuscire a prendere subito i soldi dal contribuente, poi dopo sarà un problema suo fare ricorso, dimostrare di avere ragione e rientrare in possesso del dovuto.

Si salvi chi può quindi! Lega Nord e Fratelli d’Italia non contestano il fatto che le tasse debbano essere pagate, contestano però i metodi vessatori e brutali nel recuperare quanto dovuto. Uno Stato normale deve si vigilare ed esigere il rispetto delle regole, ma nei dovuti modi e nelle dovute maniere. Spesso e volentieri Equitalia ha perso e perde i ricorsi che i cittadini fanno alle Commissioni Tributarie, quindi riteniamo vergognoso che venga eseguita una “forzatura coatta” per prelevare l’ipotetico contenzioso lasciando poi al contribuente l’arduo compito di riavere quanto indebitamente preso una volta vinto il ricorso.
Riteniamo anche vergognoso il fatto che lo Stato non tenga minimamente conto delle situazioni disperate di molti contribuenti e proceda come un carro armato solamente perché “deve fare cassa” in ogni modo possibile. Per la Lega Nord e per Fratelli d’Italia non è assolutamente questa la strada che uno Stato serio deve percorrere. Rispetto delle regole si, ma no fermo e deciso alle vessazioni.

 

Lega Nord di Senigallia
Fratelli d’Italia di Senigallia

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