La storia di Francesco Saccinto – morto a seguito di un incidente stradale causato da chi aveva bevuto e guidava senza patente – è stata rivissuta, ripercorsa, cantata e raccontata all’istituto Panzini di Senigallia. Protagonisti gli amici di Saccio, i ragazzi che, coordinati dalla docente Simonetta Sagrati, hanno riscoperto la propria umanità e il senso della vita grazie a una serie di racconti finii nel libro “Le cose che non ho mai detto” (Venturaedizioni).

L’iniziativa è stata presentata martedì 16 maggio presso la sala incontri dell’istituto alberghiero senigalliese. “È stato il lavoro di un anno e i miei alunni – ha spiegato la professoressa Simonetta Sagrati – hanno saputo esprimersi oltre i 140 caratteri o gli hashtag a cui il mondo di oggi li ha abituati; sono stati capaci di descrivere i sentimenti veri, raccontare le emozioni forti, mettere su carta le lacrime e i loro sorrisi affinché potessero diventare parole e le parole voce. E’ la voce di tanti ragazzi che vogliono essere di aiuto ai loro coetanei, spronare se stessi ad essere migliori e consolare Simonetta e Vittorio, i genitori di Francesco, esprimendo tutto il loro affetto“.

Ecco allora il racconto di Pasquale, la storia di Desirèe, le parole di amore di Nicole, ma anche la rabbia di Valerio, la voglia di essere compresa di Tanya, lo star bene di Federica, la perdita di Checco, di Irene… Venti racconti, venti storie, venti ragazzi e una canzone, parole e musica di Samuel, che viene “dedicata a Saccio e a tutti coloro che hanno un angelo lassù“.