Dallo studio al laboratorio, alla realizzazione: il progetto del Padovano per Fosforo
I solidi platonici come non li avete mai visti
Il progetto che gli alunni dell’istituto Padovano quest’anno hanno portato a Fosforo, la Festa della Scienza, nasce da un’idea dei dipartimenti di lettere – filosofia e matematica. Il punto di partenza è stato lo studio dei solidi platonici: poliedri convessi così particolari proprio per la loro configurazione data da poligoni regolari ed uguali con angoloidi di medesima ampiezza.
La regolarità dei solidi è talmente straordinaria da essere sempre stata oggetto di studi fin dall’antichità; i ragazzi hanno studiato i poliedri sia in termini di geometria solida, sia in termini filosofici e, quindi degli elementi che da sempre vengono accostati ad essi, sia, infine, partecipando a laboratori che permettessero loro di realizzarli concretamente vivendo in prima persona la suggestione che tale regolarità suscita. Due classi campione hanno, inoltre, seguito il “laboratorio invernale” che Alessandro Gnucci, direttore di Fosforo, ha brillantemente tenuto presso l’istituto; attraverso questo laboratorio gli alunni del Padovano hanno approfondito l’argomento spiegato sotto ulteriori nuovi aspetti.
Dal sapere poi si è passati al saper fare, che è una delle maggiori caratteristiche del Padovano. I ragazzi nei singoli laboratori hanno effettivamente realizzato i poliedri secondo il proprio corso di studi.
Il dipartimento di elettronica ha realizzato un dodecaedro contenente un cubo cablato dai ragazzi con led a corrente alternata che si accendono a ritmo della musica di “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, una sorta di astronave che i ragazzi hanno rinominato “Astroipsia”. Il dipartimento di meccanica e meccatronica ha realizzato due installazioni, una costituita dai cinque solidi creati in acciaio, progettati e assemblati dai nostri studenti e personalizzati con la serigrafia “Bettino Padovano”; la seconda installazione consiste nella rappresentazione della dualità dei solidi platonici, infatti, ciascun oggetto in plexiglass trasparente lascia vedere al suo interno il relativo duale. Il dipartimento di chimica e biologia ha realizzato un modello di virus, batteriofago, con capside a forma di poliedro e cristallizzazioni di solidi di forma regolare con il metodo della precipitazione. Il dipartimento di moda, adattando il volume geometrico al corpo umano, ha ideato una gonna da sera a forma di icosaedro composta da triangoli congruenti confezionati in un gioco di lucido – opaco.
Il bello del progetto è stato sia approfondire questo tema declinandolo nei diversi contesti, sia lavorare con gli animatori di “Fosforo”, professionisti competenti e coinvolgenti; in ultimo, l’aspetto più importante, il progetto ha avuto un ottimo riscontro tra gli alunni che si sono mostrati disponibili a lavorare oltre l’orario scolastico e hanno dimostrato un entusiasmo che ha dato la giusta spinta anche agli stessi docenti.
Il progetto di quest’anno è paradigmatico anche della natura stessa dell’istituto Padovano in cui i vari dipartimenti lavorano in perfetta sinergia e in cui c’è un forte interesse a coniugare in modo ineccepibile il “sapere” al “saper fare”. L’Istituto propende per una formazione tecnica di qualità, aperta al mondo del lavoro, ma anche in continuo aggiornamento riguardo la teoria, insomma dove la tecnica vada a braccetto con la Scienza come nella migliore tradizione e dove la tecnica si avvicini a quella technè che era prerogativa esclusiva degli Dei.
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