Al Musinf di Senigallia incontro con Pietro Del Bianco e con la poesia della natura morta
Donata al museo una delle più recenti opere dell'artista
“Proprio alle donazioni e all’azione divulgativa di Pietro Del Bianco“ ha sottolineato il prof. Bugatti nell’affollato incontro didattico di venerdì sera al Musinf “si deve l’idea della costituzione dell’Archivio museale senigalliese di still life”. Nell’Archivio, intitolato a Del Bianco, sono oggi conservati saggi di natura morta realizzati da questo autore e alcuni libri d’artista.
Tra questi libri si segnala quello nel quale Del Bianco ha documentato la sua ricerca 2016 sul silenzio morandiano, composta di 27 originali su carta Canson. Giorgio Pegoli, che coordina gli incontri di fotogiornalismo ha ricordato che Pietro Del Bianco è nato a Montegiorgio nel 1948, che si è diplomato all’istituto d’arte di Macerata nel 1960 e che centro nella sua preparazione artistica è stato il saggio di Kandinsky “Punto, linea, superficie”.
Del Bianco ha lungamente praticato la scultura, in particolare la fusione in bronzo a cera persa. Libro d’artista e fotografia della natura morta sono le passioni della sua vita. Come presidente del Gruppo fotografico F7 di Senigallia è particolarmente conosciuto negli ambienti della fotografia. Commentando un video Pietro Del Bianco ha illustrato le varie fasi attuali della sua ricerca estetica. Ha segnalato in particolare l’attenzione, che ha dedicato allo studio dell’opera di Giorgio Morandi (1890-1964). Morandi è stato uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento e tra i maggiori incisori del secolo.
Fondamento della pittura e dell’incisione di Morandi è stata la luce. Nell’arte di Morandi l’apparente banalità dei contenuti viene esaltata poeticamente attraverso la qualità della pittura e, nell’incisione, attraverso la perfezione del segno. Grande interesse nel pubblico ha sollecitato la ricerca di Del Bianco, che, valendosi delle sue esperienze di scultore, ha costruito con la carta alcuni contenitori simili a quelli di Morandi, creandone composizioni, che ha poi fotografato sapientemente, in modo da rendere l’atmosfera delle opere di Morandi. A chiusura dell’incontro Pietro Del Bianco ha donato al Musinf una delle sue nature morte recenti.
Il prof. Bugatti, come direttore dell’istituzione museale ha segnalato che intorno all’Archivio Del Bianco verrà ampliata la raccolta di fotografie di still life anche con acquisizione di documentazioni storiche sul tema e verrà ampliata l’azione didattica per diffondere tra i giovani fotografi l’attenzione sulle tecniche di ripresa e stampa della natura morta.
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