Danneggiamenti, resistenza e violenza: di nuovo in manette il 30enne di Senigallia
L'uomo, di origini israeliane, era stato arrestato solo quattro giorni prima. Contusi due carabinieri e due poliziotti
Un uomo è stato arrestato dagli agenti di Polizia e dai Carabinieri di Senigallia nel primo pomeriggio di mercoledì 19 aprile. C.F., queste le iniziali dell’arrestato, si è reso responsabile dei reati di resistenza, minaccia e violenza a pubblico ufficiale nonché di danneggiamento aggravato ed interruzione di pubblico servizio.
L’israeliano, 30enne residente a Senigallia ed esperto di arti marziali che già nei giorni scorsi era stato arrestato dopo aver dato in escandescenze, si è reso protagonista di tre danneggiamenti: uno è avvenuto ai danni di un automezzo delle Linee Bucci, verso cui sono state lanciate alcune bottiglie vuote di birra; il secondo episodio è avvenuto all’hotel Trocadero di via Goldoni, dove ha sfondato la porta d’ingresso dell’appartamento della madre e ha danneggiato alcuni mobili e suppellettili. Infine si è portato in via Cellini, dove ha tentato di ripetere l’atto vandalico prima di essere fermato. Al 113 è arrivata infatti la segnalazione di un residente che, impaurito, ha visto l’uomo colpire la porta d’ingresso con calci e pugni. La “squadra” di carabinieri e poliziotti è riuscita con non poca fatica e lo spray in dotazione alle forze di polizia a bloccare ed ammanettare il 30enne.
Sul posto è intervenuto anche il 118: si attendono ora le analisi per capire se avesse fatto uso di alcol o droghe. Passerà la notte piantonato in ospedale in attesa del rito direttissimo previsto per la mattinata di giovedì 20 aprile, come disposto dal magistrato di turno, Marco Pucilli.
Nel frattempo, due agenti hanno riportato contusioni e ne avranno per 10 e 7 giorni di prognosi; contusi anche due militari, a una spalla e a un braccio.
Molte volte,molte persone,tendono a dar colpa ai giudici x questi rilasci improvvisati a seguito di reati,ma il giudice applica le leggi che sono prodotte dai governi.
Ho sempre pensato che si crea più lavoro costruendo carceri che case.
Tutto questo con l'aumento delle pene e punizioni certe.
Purtroppo non sarà così.
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