“Contro i nuovi fascisti ci saremo sempre”
Gli attivisti di Arvultùra: "L'obiettivo della manifestazione era impedire l'apologia di fascismo. Ci siamo riusciti"
Che cosa è successo ieri a Senigallia? Centro storico blindato per ore e una città che al posto del solito “struscio” del sabato sera ha dovuto assistere sgomenta ad una militarizzazione in grande stile da parte della forza pubblica, momenti di tensione e confusione. Perché? La domanda andrebbe rivolta alle nostre beneamate istituzioni che nei giorni scorsi, con una decisione grave e sconsiderata, hanno dato l’autorizzazione ad una organizzazione dichiaratamente neofascista a manifestare pubblicamente nel centro della nostra città.
Tutti sappiamo bene che dietro la sigla “Blocco Studentesco” si cela in realtà Casa Pound, un’organizzazione xenofoba, razzista e violenta. Gente che gira nelle proprie città armata e responsabile di innumerevoli accoltellamenti e vili pestaggi. Ricordiamo a tutti, solo per fare un esempio, che Amedeo Mancini, mentre uccideva a pugni pochi mesi fa a Fermo Emmanuel (un ragazzo di colore che stava semplicemente passeggiando con la propria fidanzata), indossava proprio una maglia di Casa Pound…
Sabato 8 aprile, nel sedicente “Blocco Studentesco” di studente non ce n’era neanche uno e, cosa ancor più grave, non c’era praticamente neanche un senigalliese. Sono dovuti venire da tutta la regione per fare questa comparsata perché a Senigallia non esistono e non dovranno mai esistere. Senigallia invece c’era, eccome se c’era, ed era dall’altra parte. Nonostante la notizia della presenza di Casa Pound sia circolata in città solo 24 ore prima, oltre cento antifascisti della nostra città si sono spontaneamente radunati per fare quello che la costituzione dice di fare: impedire l’apologia di fascismo in ogni forma in cui essa si manifesti. Collettivo studentesco, precari e cittadini di Senigallia si sono autorganizzati con un passaparola spontaneo per guastare i piani degli xenofobi e dei loro accoliti nel grave silenzio delle istituzioni cittadine.
Fin dalle prime ore del pomeriggio un presidio rumoroso e determinato ha costretto i fascisti del terzo millennio a trincerarsi dietro le forze dell’ordine, impedendogli di fatto di spargere la loro propaganda intrisa di odio, razzismo e violenza fine a se stessa. Era il nostro obiettivo e lo abbiamo ampiamente raggiunto. Questo sabato deve essere un monito per tutti: ogni volta che in questa città si tenterà di piantare il seme dell’odio e del fascismo noi saremo là ad estirparlo. Le organizzazioni di estrema destra, qualsiasi esse siano, sono estranee alla storia di questa città e dovranno continuare ad esserlo. C’eravamo ieri, ci siamo oggi, ci saremo anche domani. Ai nostri posti ci troverete!
Per quanto nobili siano le vostre motivazioni purtroppo siete uguali ai 20 che stavano in piazza solo che siete di più, tra l'altro se è vero che siete andati in 100 per 20 persone che nessuno avrebbe cagato di striscio siete anche dei vigliacchi.
È' incredibile come tanta gente invece di cercare di risolvere i veri problemi in un paese alla canna del gas stia ancora ad inscenare queste pagliacciate di piazza tra ideologie del secolo scorso.
« quando un'associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista. »
La legge n. 645/1952 sanziona chiunque promuova od organizzi sotto qualsiasi forma,la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche.
È vietata perciò la ricostruzione del PNF, del PFR e del NSDAP. Ogni tipo di apologia è punibile con un arresto dai 18 mesi ai 4 anni.
La norma prevede sanzioni detentive per i colpevoli del reato di apologia, più severe se il fatto riguarda idee o metodi razzisti o se è commesso con il mezzo della stampa[1]. La pena detentiva è accompagnata dalla pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici[1].
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