La diversità è una ricchezza. Lo sanno bene gli studenti dell’istituto d’istruzione superiore A.Panzini di Senigallia, protagonisti – martedì 4 aprile – di una fiesta mexicana, di un vero e proprio viaggio nel Messico attraverso la cultura, le tradizioni, i piatti tipici, la musica e, in generale, la magia del paese centro-americano.

Un viaggio che è anche un motivo non solo per scoprire un paese ma per approfondire e far comprendere ai vari ospiti e amici dell’istituto il tema della pace, dell’appartenenza a una sola, grande umanità. “Mexico e nuvole… senza muri“: questo il titolo del progetto didattico partito dallo studio della cultura messicana e conclusosi poi nel pranzo presso l’istituto.

Attraverso la cucina, le tradizioni e la musica grazie alla sinergia dei docenti Simonetta Sagrati, Silvano Pettinari, e Michele Samory, gli studenti e gli ospiti del Panzini hanno fatto un viaggio, pur rimanendo a scuola, in una delle più suggestive parti del mondo: un viaggio in altri tempi e in altri mondi: nell’era degli Aztechi e delle loro usanze, nei dipinti di Frida Kahlo e di Diego Rivera, nelle delizie culinarie messicane. La musica live, quella dei Mariachi (Michele Samory alla tromba, Manuele Montanari al contrabbasso, Lorenzo Marinelli alle percussioni e Vincenzo Pertosa alla chitarra), è stata poi il vero “contorno” ai piatti.

“Questo è stato il nostro modo di fare festa – sottolinea la professoressa Simonetta Sagrati – una fiesta didattica, un almuerzo, che potesse diventare un’occasione importante per i nostri alunni, un percorso per farli crescere come persone e come professionisti, ma soprattutto come cittadini del mondo, al di là delle interrogazioni e dei voti”.

Il risultato di tanto lavoro è stata una bellissima mattinata, un modo nuovo di fare didattica che ha visto la partecipazione dei genitori degli alunni e dei docenti del consiglio di classe in un percorso sempre più sinergico tra scuola e famiglia.

Un grazie particolare è stato rivolto al dirigente scolastico Sergio Lombardi il quale, con entusiasmo, ha condiviso la stessa passione che ha trascinato gli alunni e i docenti in questo modo di essere a scuola, di fare scuola, di creare cittadini e attori consapevoli.