Senigallia, arrestata 41enne per prostituzione minorile
E’ stato documentato che la minore ha esercitato l’attività di prostituzione all’interno del camper
Una senigalliese di 41 anni è finita in manette per prostituzione minorile. I Carabinieri della Compagnia di Senigallia hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari firmata dal G.I.P. del Tribunale di Ancona. La donna è stata rintracciata nella serata del 29 marzo con il camper sulla statale adriatica nel parcheggio adiacente ad un supermercato.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Ancona e condotte dai Carabinieri con l’ausilio di attività tecniche, sono state avviate a seguito della denuncia presentata dai genitori di una sedicenne che avevano il sospetto che la propria figlia fosse entrata in un giro di baby squillo.
Il pubblico ministero ha autorizzato i Carabinieri ad eseguire una serie di attività tecniche ed analisi documentali del traffico telefonico.
I fatti oggetto dell’inchiesta si sono svolti dal mese di novembre al mese di gennaio di quest’anno. Periodo in cui la minorenne dopo essere stata collocata in comunità dal Tribunale per i Minorenni delle Marche si era allontanata volontariamente.
Un’indagine certosina che ha consentito di costruire le prove partendo da semplici sospetti attraverso l’analisi dei tabulati di traffico telefonico e l’esame dei social e delle chat sui quali la minorenne pubblicava le sue foto.
Sono stati documentati i contatti telefonici tra la minorenne e la quarantunenne arrestata ed altre persone al vaglio degli inquirenti. Attraverso l’analisi del traffico telefonico è stata determinata la frequenza dei contatti tra il numero in uso alla minorenne e le altre utenze rilevate dal tabulato. Tale operazione ha permesso di sviluppare un elenco dal quale sono state estrapolate le utenze che avevano avuto un numero rilevante di contatti con la ragazza.
In questo modo sono state individuate alcune persone, tra cui uomini di età non compatibile con la possibilità di avere una semplice amicizia con la minore, che sono state sentite dai Carabinieri.
E’ stato documentato che la ragazza ha esercitato l’attività di prostituzione, e che tale attività è stata esercitata all’interno del camper messo a disposizione dall’indagata. Sono stati scoperti in internet annunci, espliciti in cui si offrivano prestazioni sessuali con indicazione del numero di cellulare.
Nel corso dell’operazione, oltre al sequestro del telefonino dell’indagata, in esecuzione del medesimo provvedimento cautelare, è stato sottoposto a sequestro preventivo l’autocaravan Iveco “Laika”, di proprietà della donna ed utilizzato per l’attività illecita.
Le indagini proseguono per verificare la posizione degli intestatari delle altre utenze rilevate sui tabulati.
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