“Secondo l’Istat i votanti continuano a diminuire, nonostante il numero degli elettori sia in crescita. La partecipazione dei cittadini italiani alle elezioni è in progressiva flessione dal 1978“. Questa è la premessa che ha portato alcuni deputati e senatori del Partito Democratico a presentare una proposta di legge delega al Governo per la disciplina dell’esercizio del diritto di voto per i cittadini fuori sede nel territorio nazionale.

“Le ragioni dell’astensionismo – spiega Emanuele Lodolini, deputato Pd che ha introdotto la presentazione presso la sala stampa di Montecitorio – sono molteplici però è importante eliminare ostacoli di natura tecnico-logistica per l’esercizio del diritto di voto, come la norma introdotta con l’Italicum che consente il voto per corrispondenza a chi per motivi di studio o lavoro vive all’estero per un periodo di almeno 3 mesi nel quale ricada la data delle consultazioni elettorali. Dentro tale norma però non è stata affrontata la questione del voto per gli studenti fuori sede sul territorio nazionale, che spesso non cambiano la residenza e si trovano a dover affrontare viaggi anche molto lunghi e faticosi nonché costosi. Nonostante le agevolazioni economiche per chi si sposta appunto per esercitare il proprio diritto di voto, non è quindi raro che a volte gli studenti rinuncino ad andare a votare“.

“Ecco perché – conclude Lodolini – abbiamo presentato (alla presenza di Anna Finocchiaro, ministro per i rapporti con il Parlamento, e di Silvana Amati, senatrice PD) questa proposta di legge che delega il Governo a introdurre misure che permettano agli studenti fuori sede sul territorio italiano di esercitare il proprio diritto di voto senza dover necessariamente rientrare nei comuni di residenza“.

Alla presentazione hanno partecipato anche Alessandro De Nicola (resp. Riforme segreteria regionale Marche), Francesco di Vita (Segretario Regionale GD Marche) e Mattia Zunino (Segretario Nazionale GD).