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M5S sulle vicende legate agli episodi di spiaggiamento di ingenti quantità di legname

"I cittadini di Senigallia continuano a restare tra l’incudine e il martello, con l’aumento della TARI e con il litorale sfigurato"

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Detriti sulla spiaggia di velluto 24 marzo

Da mesi il M5S di Senigallia sta seguendo, con estrema attenzione, le vicende legate agli episodi di spiaggiamento di ingenti quantità di legname ed altri materiali, che si sono verificati sul nostro litorale successivamente alle operazioni di pulizia e riprofilatura dell’alveo del Misa appaltati alla Provincia di Ancona nel 2015.

Abbiamo più volte richiamato l’attenzione dell’amministrazione attraverso interventi in consiglio comunale e nelle commissioni permanenti, e informato la cittadinanza attraverso articoli e comunicati stampa.

SPIAGGIAMENTI, AUMENTO DELLA TARI E RICHIESTA STATO DI CALAMITÀ :
Nel 2017 i senigalliesi stanno pagando gli aumenti della TARI conseguenti al conferimento in discarica di trentottomila tonnellate di rifiuti spiaggiati (24.000 tonnellate nel 2015 e 14.000 tonnellate nel 2016). Il quantitativo medio stimato negli anni precedenti era stato di circa 500 tonnellate/anno. Questo aumento esponenziale di materiale spiaggiato ha generato una spesa aggiuntiva per il Comune di circa un milione di euro, che sarà pagato dai cittadini attraverso l’aumento della TARI, deliberato in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2017/2019 (//www.senigallianotizie.it/1327424496/rifiuti-spiaggiati-a-senigallia-una-nuova-storia-infinita).
Esiste un detto latino che recita: post hoc ergo propter hoc, con il quale si afferma l’esistenza di un rapporto di causalità tra due avvenimenti, per il solo fatto che l’uno è posteriore all’altro.

In sede di discussione di bilancio abbiamo protestato vivacemente contro questo aumento, legato – per ammissione esplicita dell’Ente – ai lavori di pulizia e manutenzione del Fiume Misa appaltati dalla Provincia di Ancona.

Nella Delibera N° S-LP/2016/1594, approvata dal Consiglio comunale di Senigallia il 27 luglio 2016 ed avente ad oggetto il riconoscimento di debito fuori bilancio per interventi post mareggiata del 23/03/2016, viene scritto testualmente che “a seguito dei lavori di pulizia e manutenzione del Fiume Misa … ad oggi dopo ogni piena si verifica uno spiaggiamento straordinario di materiale organico putrescibile”. Si stima, inoltre, che sul nostro litorale ci siano, solo nei primi tre mesi di quest’anno, dalle 8.000 alle 10.000 tonnellate di materiale spiaggiato.

Apprendiamo dalla stampa che il giorno 24/3/2017 il Sindaco ha effettuato un sopralluogo sul nostro litorale, unitamente all’assessore regionale alla difesa del suolo e della costa Angelo Sciapichetti, durante il quale l’assessore regionale ha dichiarato che il fenomeno dello spiaggiamento “si è proposto fortunatamente solo a ridosso della Foce del fiume Misa e non ci risultano situazioni simili da altre parti” .

A seguito del sopralluogo, il Sindaco avrebbe dato mandato agli uffici competenti di redigere ed inoltrare la richiesta di verifica dello stato di calamità in merito alla preoccupante situazione del materiale spiaggiato, che definisce un evento anomalo e reiterato, che rischia di diventare insostenibile per il nostro Comune sia sotto il profilo finanziario, che sotto l’aspetto delle ripercussioni economiche sugli operatori balneari in vista della nuova stagione estiva.

Lo stato di calamità naturale è – a detta della protezione Civile – uno strumento legato esclusivamente al settore agricolo: il suo riconoscimento, infatti, avviene per mezzo di un decreto del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, su proposta della Regione coinvolta

La Legge 225/1992 istitutiva del Servizio di Protezione Civile, all’art. 2 distingue le calamità come naturali o connesse all’attività dell’uomo. Nel caso attuale, non ci risultano essersi verificate calamità naturali (come alluvioni, terremoti, precipitazioni atmosferiche ed eventi meteorologici avversi e quant’altro). Ci chiediamo dunque quali siano le motivazioni alla base della richiesta di riconoscimento di calamità, e se la situazione attuale possa definirsi imputabile ad attività dell’uomo. Cercheremo di approfondire la questione chiedendo la trasmissione dei documenti relativi.

D’altro canto, la presidente dell’Ente Provincia di Ancona nega fermamente ogni addebito, affermando che il sindaco non aveva avuto nulla da obiettare al termine dei lavori.

Il Codice dell’Ambiente (D.Lgs. 152/2006) recita che Regione e Provincia hanno l’obbligo di mantenere lo stato dei luoghi e di non abbandonare alcun rifiuto (comprese le centinaia di alberi abbattuti durante gli interveti di pulizia e riprofilatura del Misa) sul suolo, nel sottosuolo e nelle acque superficiali o profonde. Allo stesso modo, il Sindaco è obbligato a vigilare e a pretendere che chi ha la responsabilità dei lavori li esegua in maniera corretta e completa. In caso di inadempienza, il primo cittadino può emettere un’ordinanza con cui impone ai responsabili il rispetto nella norma e – in caso di inadempimento – provvede direttamente salvo poi rivalersi chiedendo la restituzione delle somme anticipate per il ripristino dei luoghi.

Ad oggi, non ci risulta che chi di dovere abbia vigilato sulla esecuzione dei lavori, né ci risulta che
il Sindaco abbia disposto un’ordinanza nei confronti di Provincia e Regione, optando per l’approvazione del riconoscimento del debito fuori bilancio a carico dei cittadini.

RIUTILIZZO DEL LEGNAME SPIAGGIATO:
In data 23 marzo 2017 abbiamo depositato una mozione di atto di indirizzo per invitare Sindaco e Giunta di valutare l’opportunità e la legittimità di permettere ai cittadini di raccogliere ed asportare il legname spiaggiato – nel rispetto dell’ambiente e delle norme di prudenza e di sicurezza. Questa pratica è consentita sia dal Codice Civile che dal Codice dell’Ambiente e rientra nella corretta gestione dei rifiuti come da nota ISPRA del 2014, ed alcuni comuni, come Carrara e Giulianova, hanno già emesso ordinanze in tal senso, così come la delibera della giunta regionale ligure.
Il legname spiaggiato non è un rifiuto (D. Lgs. 152/2006 art. 183 lettera n) ma può essere una risorsa … ammesso che non debba essere considerato rifiuto speciale in quanto contaminato (ci auguriamo di no).
Purtroppo questa mozione – nonostante sia stata presentata nei termini previsti dal regolamento comunale per l’inserimento all’OdG – non sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale del 29 marzo.
Siamo profondamente rammaricate da questa decisione, in quanto riteniamo che l’argomento fosse di estrema attualità, tuttavia confidiamo che – data la materia oggetto della mozione – la stessa verrà posta all’OdG della prima seduta di Consiglio disponibile.

RICHIESTA DI COMMISSIONE TEMPORANEA DI INCHIESTA:
Abbiamo anche depositato una “Proposta per la istituzione di una Commissione Consiliare speciale temporanea di indagine e inchiesta con la finalità di accertare eventuali responsabilità, inefficienze e danni – relativi all’enorme quantitativo di detriti e materiali legnosi spiaggiati sul litorale – che si sono verificati successivamente ai lavori di pulizia e riprofilatura dall’alveo del fiume Misa, appaltati dalla Provincia di Ancona a seguito dell’alluvione del 3 maggio 2014, anche in relazione alla revisione di strumenti, norme e regolamenti atti alla prevenzione e/o al contenimento di simili ulteriori eventi” , di cui riteniamo urgentissimo l’esame in 3^ commissione permanente – Ambiente, eventualmente congiunta alla 2^ commissione – Urbanistica, augurandoci che possa poi ottenere l’appoggio di tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza.

I cittadini di Senigallia continuano a restare tra l’incudine e il martello, con l’aumento della TARI e con il litorale sfigurato a ridosso delle festività pasquali, periodo in cui molte attività della costa riaprono i battenti dopo la pausa invernale.

Ci rammarichiamo di essere state ignorate durante il consiglio del 29/1/17, in quanto sia il sindaco che il vicesindaco hanno lasciato più volte la sala consiliare durante la nostra discussione sulla approvazione della TARI e del bilancio preventivo.

Come portavoce dei cittadini proviamo sempre ad essere propositive e ad illustrare le problematiche con angolazioni diverse, ma notiamo come ogni volta un muro di gomma si erga per respingere le istanze dei senigalliesi.

 

da Stefania Martinangeli ed Elisabetta Palma
consigliere M5S Senigallia

Commenti
Solo un commento
galileo 2017-03-27 15:15:12
se la Provincia deve contribuire alla pulizia dell'arenile, la stessa ripartizione deve essere fatta per l'incasso dei canoni demaniali! o no?
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