Presentato a Senigallia il testo unico sull’amianto
Dalla bonifica alla sicurezza sul lavoro, dalla giustizia all'assistenza sanitaria e previdenziale: ecco di cosa parla il ddl
Si è svolta nella sala del Consiglio Comunale di Senigallia la presentazione del Testo Unico Amianto, contenuto in un ddl presentato da Camilla Fabbri, presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro.
“Un provvedimento – spiega la senatrice Fabbri – che nasce per riordinare e integrare la complessa e contraddittoria normativa, garantendo efficacia all’azione legislativa e amministrativa, ma anche certezza di giustizia alle vittime e alle loro famiglie. Un impegno che avevamo preso un anno fa e che abbiamo mantenuto“. Il ddl, che ora dovrà essere esaminato dal Parlamento, é composto di 128 articoli suddivisi in 8 titoli che toccano diverse materie: dalla bonifica alla sicurezza del lavoro, dallo sviluppo con la riconversione delle aree industriali dismesse alla certezza di giustizia, dall’assistenza sanitaria al diritto previdenziale.
Alla presentazione, anche il sindaco di Senigallia e presidente Anci Marche, Maurizio Mangialardi, il quale ha ricordato come “la scelta di Senigallia non sia casuale, avendo la nostra città pagato un tributo molto alto alla presenza dell’amianto“. Per Mangialardi, “il T.U. è un passo avanti per supportare l’impegno di tante amministrazioni, in particolare rispondendo al tema dei fabbricati privati rispetto a cui la bonifica è una questione ancora aperta“.
A moderare l’incontro la senatrice Silvana Amati, per la quale “il ddl favorisce l’individuazione dell’amianto e la bonifica, obbligando alla denuncia e all’intervento, e garantisce il censimento delle patologie“. All’incontro sono intervenuti anche rappresentati dell’Inail e dell’Anmil, oltre al magistrato di Cassazione Bruno Giordano. Per Franco Bettoni, presidente dell’Anmil, “il T.U., atteso da anni, vede l’introduzione di importanti novità che non possiamo che condividere: l’allungamento delle indagini preliminari e della prescrizione e il patrocinio a spese dello Stato per le vittime e familiari“.
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