E’ vergognoso ed inaccettabile che, a distanza di dieci giorni, il Sindaco Maurizio Mangialardi non abbia ancora risposto alle giuste e legittime domande che il “Comitato degli Alluvionati” ed il suo legale, Avv. Corrado Canafoglia – che si stanno adoperando e battendo da soli nell’interesse degli alluvionati, della città intera e della verità – gli avevano garbatamente posto.

Non ci meraviglia il “silenzio assordante” del Sindaco perché lo conosciamo molto bene e sappiamo altrettanto bene che la sua arroganza raggiunge limiti inimmaginabili. Riteniamo, però, il comportamento del “Primo Cittadino” oltraggioso e non rispettoso verso le migliaia di persone che in quel fatidico e tragico 3 maggio 2014 hanno perso tanto, se non tutto.

Cinque semplici domande il Comitato aveva fatto al Sindaco. Ricordiamole:

1) Una volta concluse le indagini sull’alluvione portata avanti dalla Procura, come risulta dalla stampa, ed usciti i nominativi degli indagati, il Sindaco Mangialardi farà costituire il Comune parte civile in quel processo penale?
2) Laddove il Sindaco risultasse tra gli indagati, questo si dimetterà dalla sua carica istituzionale?
3) Il fiume è stato messo in sicurezza ed in futuro potremo scongiurare altri rischi esondazioni?
4) Perchè ancora non sono stati rimossi i sedimenti lungo la parte finale del fiume, che costituiscono un serio ostacolo al deflusso dell’acqua in caso di piena alluvionale?
5) Il Sindaco si è preoccupato di adeguare il piano comunale di protezione civile, di Sua esclusiva competenza, con le nuove aree a rischio individuate dall’Autorità di bacino?

Domande sicuramente “toste”, ma un Sindaco è obbligato a rispondere quando gli vengono poste dai suoi Cittadini, ed essendo tanti sicuramente tra questi c’è anche chi lo aveva votato. “Il Sindaco di tutti” era il suo mantra, peccato che in sette anni abbia dimostrato di fare solamente i suoi interessi e quelli della sua stretta cerchia di amicizie politiche e non politiche. Tre decessi e migliaia di Cittadini con danni che superano complessivamente i 130 milioni di euro esigono e meritano delle risposte! Risposte che ad oggi non sono ancora pervenute, e molto probabilmente non arriveranno mai.

Gli alluvionati sono persone calme e tranquille, e non si accontentano dei “quattro spiccioli” che ora gli vengono dati; pazientemente aspettano la chiusura delle indagini, i nomi degli indagati e il relativo processo. Chi oggi non risponde al Comitato degli Alluvionato chissà che un domani non debba rispondere a qualche Magistrato!

Non rispondere, ma “vantarsi” pubblicamente che i quattro spiccioli (8 milioni e mezzo di euro a fronte di più di 130 milioni di euro di danni) arrivati siano merito suo e della sua politica è scandaloso e vergognoso. Il Decreto del Governo riguarda tutto il territorio nazionale, i rimborsi riguardano centinaia di migliaia di Italiani che sono stati colpiti da calamità, e non è certo merito del nostro Sindaco l’aver fatto questo decreto.

Il Comitato degli Alluvionati e l’Avvocato Corrado Canafoglia hanno svolto un lavoro eccellente ed egregio in questi anni, da soli e a difesa degli iscritti, in maniera certosina; alla Procura della Repubblica hanno esposto fatti e documenti, e presto sapremo le conclusioni; manca davvero poco da come leggiamo sulla stampa. Se qualche cosa si smuoverà o accadrà, sarà solamente merito del Comitato Alluvionati e del suo legale Avv. Corrado Canafoglia; ed è probabilmente questo il “leitmotiv” del “silenzio assordante” del Primo Cittadino.

Consigliamo Sindaco di “scendere dal pero” e provare ad essere più “umano”, più “cittadino” e meno spocchioso. Da qui a divenire tanti saranno gli eventi che gli faranno capire che il suo “appeal” è al minimo storico. E saranno proprio i Cittadini di Senigallia a farglielo ben comprendere.

da Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia.