A 200 km orari lungo le strade di Senigallia, tra ali di folla (70.ooo spettatori) attentissime alle imprese dei talentuosi (e spericolati) campioni dei motori.

Descrivono questo le immagini d’epoca inserite su Youtube e provenienti dal preziosissimo archivio dell’Istituto Luce: siamo nel 1952 e il circuito è quello di Senigallia, dove dal 1928 al 1956, anno dell’ultima edizione, si tenevano annualmente importanti gare automobilistiche e motociclistiche, senza dimenticare i sidecar.

L’Istituto Luce aveva già inserito su Youtube immagini dell’edizione del 1951: stavolta siamo invece nel 1952 e sono facilmente riconoscibili i passaggi in via Annibal Caro e alla “curva del Cavallaro”, in strada Berardinelli a Scapezzano.

Di certo, una grandevtestimonianza di un’epoca, non solo sportiva.

Il circuito fu infatti uno cardini del rilancio della città dopo il dramma della seconda guerra mondiale e lo stesso sindaco Zavatti ne affermava l’importanza “perché portava vantaggio ad ogni cittadino, dall’operaio al commerciante”, oltre a rendere conosciuta Senigallia in ambito internazionale.

Tantissimi i campioni che hanno segnato – in particolare – la storia delle due ruote ad aver corso e vinto a Senigallia.

Tra questi 3 sono ancora in vita e sono 3 nomi leggendari per gli appassionati: si tratta di Ken Kavanagh, classe 1923, primo grande campione di una terra madre di tanti fuoriclasse, l’Australia, di Alfredo Milani, classe 1924 e soprattutto di Carlo Ubbiali, classe 1929 – uno dei più grandi centauri della storia del motociclismo, 9 volte campione del mondo, uno dei soli cinque italiani a far parte della Hall of Fame della MotoGp/500 – vincitore di una delle gare dell’ultima edizione della settimana motoristica senigalliese, quella del 1956, anno in cui tra l’altro Ubbiali si laureò su MV Agusta campione del mondo sia della 125 che della 250.

Poi, l’oblio.